Eh, che dire, giaime è bravo. Lo sanno i suoi soldati della Zero2 e lo sanno anche Shablo e Fritz Da Cat che compaiono come collaborazioni nel suo cd. È giovanissimo nei suoi 17 anni Giaime ma il suo lavoro, il primo cd a cui è seguito anche un tour di instore in varie città d’Italia risulta essere un lavoro fresco nuovo serio, nato in maniera autonoma, quasi adulta.
La maturità dei testi, è inaspettata forse ma appagante sia per il pubblico che per l’autore che ne ricava consensi immediati e collaborazioni consistenti. L’amore per la musica che è quasi una dipendenza da questa forma d’arte è un contenuto importante, infatti “Si chiama Musica, se taci.. se taci”, come per dire, ascolta, basta con tutte le cazzate che ruotano oggi attorno al rap, la cosa importante è solo la musica..
Questo tema emerge prepotente e vero in testi come “Già scritto”, il rap è “nel sangue come le piastrine” o “Boston George”. La MUSICA è addirittura “ Lo psicologo a cui giuro tutto ciò che è puro”.
E così via l’accavallarsi di Musica, Amore, importanze generazionali, sfide quotidiane per chi ha una passione, scelte legate ad essa. Le collaborazioni sono numerose e quasi ogni pezzo vanta un featuring.
Il mio preferito? Boston George con la produzione di Retraz. Tra le altre, David Hoover, Sir. Merigo, Deliuan, DjPole, Mr. Effe, Zef e big Edo in bonus track. . . al microfono Nerone, Faser , Rella, Roman, Mastrais, Martinez, Eddy Virus, Lazza & Gelo, Paskaman, Jack the Smoker, Fly-s.
Un cd costruito da un talento ma anche dalle visualizzazioni spontanee del pubblico.
Con tutte le nuove uscite dell’ultimo anno per quanto riguarda gli emergenti underground non è facile distinguere dei parametri di valore di un lavoro, o attribuire originalità ad un insieme di tracce nel loro complesso, riconoscere qualcosa che sia esplicitamente “differente” e “nuovo”. Il lavoro di Giaime lo è perché è chiaramente il risultato di influenze differenti ma anche di una iniziativa forte: Età indicativa; meta già stabilita:
Voto: 7/10