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Neblo, Worst & Enemy – Intervista

Neblo, Worst, Enemy (il primo producer, rapper gli altri due) sono tre giovani artisti provenienti da Lecce. Neblo è un dj e producer che ha già suonato anche a fianco di big del calibro di David Guetta, mentre Worst e Enemy sono due giovani mc e freestyler che iniziano da subito a partecipare e farsi notare nelle battle di zona. Ed è proprio durante una di queste che conoscono Neblo e da lì, molto naturalmente, i tre iniziano a collaborare. Ed è da qui che nasce “Carillon”, primo loro singolo ascoltabile su tutte le piattaforme streaming. Hiphopmn quindi li ha contattati telefonicamente per porli qualche domanda sui loro progetti presenti e futuri.

photoshoot _Carillon_ #1 (ph Davide Carlà)

Per iniziare, vi chiedo come nascono artisticamente Neblo, Worst e Enemy? Come vi siete conosciuti e come avete iniziato a collaborare?

Neblo: la passione per la musica io l’ho sempre avuta, già me l’aveva tramandata mio padre. Al rap mi appassionai quando sentii per la prima volta “Mr Simpatia” di Fabri Fibra e da lì son passato al rap americano e alla trap, che lì in America c’era già da tempo. Worst e Enemy li ho conosciuti in una battle di freestyle dove mi colpì il loro stile e quindi abbiamo deciso di avviare dei progetti assieme.

Enemy: Io Neblo lo conoscevo già per sentito dire, essendo comunque dello stesso paese, quindi c’era già la curiosità e volontà di conoscerlo, sapendo già che produceva.

Worst: Per me la passione per il rap c’è sempre stata, ma la volontà di diventare rapper proprio è stata dopo i primi concerti frequentati. Da lì parte quella voglia del tipo “Perché lui sì e io invece non posso?”. Al che inizi a scrivere poi ad andare in studio e da lì trovi tutti gli stimoli e gli argomenti.

Enemy: io invece la passione per il rap l’ho maturata a scuola, quando facevo il liceo artistico, dove ho conosciuto diversa gente accomunata dal voler fare qualcosa di artistico: c’era chi suonava la batteria, chi altro ecc. Ho conosciuto poi Worst, che già faceva freestyle e spesso per allenarsi lo faceva su di me, che ho poi iniziato a rispondergli e, vedendo che mi riusciva e soprattutto mi faceva stare bene, ho deciso di continuare su questa strada.

Neblo: Diciamo che questo genere lo conosci se passi molto tempo in strada, tra jam, battle, live ecc.

Parliamo ora del vostro pezzo “Carillon”. Cosa potete dire di questo pezzo? Come nasce? E cosa anticipa?

Neblo: Siamo abbasta positivi sui prossimi progetti, siamo ogni giorno in studio. “Carillon” nasce da una mia fantasia: stavo vedendo un film horror, il cui titolo purtroppo mi dimentico sempre, dove c’era sempre questo carillon col suo suono. Erano le due di notte e la cosa mi colpì talmente che presi il pc e lavorai subito su un beat con il giro del carillon. Il giorno dopo feci ascoltare il beat finito a Worst che si prese bene e registrò subito la strofa, per poi mandarlo ad Enemy che fece altrettanto. Il tutto molto genuino e naturale.

Worst: sì infatti io avevo in testa un motivato, una cosa proprio abbozzata. Sentendo il beat di Neblo provai a reccarlo sopra e vidi che era una cosa che effettivamente poteva funzionare.

Neblo: Comunque abbiamo parecchi altri pezzi registrati così che usciranno man mano. E’ tutto nel cassetto (ride, ndr).

Voi siete di Lecce. Come vedete la scena rap leccese? Trovate più difficile farvi notare a livello nazionale, soprattutto rispetto a capitali del rap come Roma e Milano?

Premettiamo che non siamo nessuno per dare giudizi. La scena a Lecce è piccola, ma comunque c’è. Ci son diversi ragazzi che ci mettono impegno. Poi c’è una sorta di rispetto per chi qui decide di intraprendere questa strada quindi non ce la sentiamo di dare opinioni e giudizi. Possiamo dirti però che ciò che facciamo e faremo è un qualcosa di diverso. C’è una sorta di “competizione”: non ci sentiamo secondi a nessuno, abbiamo in mente un’idea che siamo felici di come stia venendo fuori e sicuro sarà notato.

Rispetto ad altre città è sì più difficile farsi notare perché, diciamo, ci sono pochi sbocchi. Anche per noi è un po’ un casino stare qua che, per parlare con chi segue il nostro progetto, dobbiamo spesso prendere l’aereo per fare Lecce-Milano. Rispetto a Roma e Milano qua devi dare il 200% per riuscire ad emergere, anche perchè lì trovi più gente che ha ottenuto maggiori risultati col rap. Qui a Lecce molto meno. Poi c’è magari una mentalità un po’ retrograda ancora, noi già stiamo cercando di fare qualcosa di diverso.

Ci sono artisti che vi hanno particolarmente influenzato e/o artisti con cui sognate di collaborare?

Neblo: Chiaramente abbiamo tutti influenze musicali diverse. Per dire Enemy è cresciuto con Chris Brown e tutta la musica r’n’b. Per quanto mi riguarda l’artista che mi ha più ispirato e avrei voluto collaborare, ma non è possibile in quanto ormai è morto e non c’entra manco con ciò che facciamo ora, è il dio del rock Elvis Presley. Se dovessi dirti un italiano invece rimango sempre su Fabri Fibra.

Worst: Io vorrei tanto fare un feat con Machine Gun Kelly. Di italiano invece direi Tedua, e non so spiegarti manco il perchè. Lo vedo come un qualcosa di nuovo forse, boh mi intriga.

Per concludere, progetti per il futuro?

Come abbiamo detto in altre interviste, non abbiamo un piano a lungo termine; ogni giorno in studio ci incontriamo e decidiamo il da farsi. Sicuramente c’è un disco nei piani prima o poi ma ora come ora non facciamo spoiler. E’ tutto in continuo aggiornamento, ogni giorno pensiamo la nostra prossima mossa. Ci saranno dischi, altri singoli ecc. Poi ormai viviamo in un mondo dove le tendenze cambiano sempre quindi non ha manco senso programmare troppo. Non diciamo che stiamo lavorando a un disco, bensì stiamo lavorando e basta! Ogni cosa a suo tempo!

 

a cura di Francesco Gobbato

Contatti

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