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Torino a tinte Rap – Reportage Flowers Festival

Torino a tinte Rap – Reportage Flowers Festival
Credits: Fabio Marchiaro

Credits: Fabio Marchiaro

Anche quest’anno Torino è stata inghiottita da un tornado di musica, e in tutto questo il Flowers Festival è stato senza dubbio una delle realtà più grosse e più influenti.

Dal 10 di luglio fino al 21 il Parco della Certosa Reale (Collegno) ha ospitato tantissimi artisti, ma quest’anno, rispetto alle edizioni passate, il Festival ha deciso di dare una connotazione più “rap” alla loro line-up. Infatti, nel mese di luglio sul palco si sono esibiti Willie Peyote, Frah Quintale, CarlBrave&Franco126, Fabri Fibra, Mezzosangue, Noyz Narcos, Ensi, Kaos, Coez, Sfera Ebbasta, Gemitaiz, Achille Lauro e Quentin40.

Noi di HiphopMN siamo stati ad alcuni di questi live, e abbiamo deciso di raccontarvi serata per serata come è stato lo spettacolo.

14 Luglio – Willie Peyote / Frah Quintale

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La prima serata a cui abbiamo presenziato è stata quella del 14 luglio. A scaldare il pubblico ci ha pensato in pochissimo tempo Frah Quintale, uscito l’anno scorso con il suo disco Regardez Moi (qui potete trovare la nostra intervista) che ancora adesso continua a riscuotere molto successo.
Frah è accompagnato sul palco da Ceri, che si occupa della parte ritmica, anche se ad un certo punto, dandosi il cambio con il cantante bresciano, prende il microfono e si esibisce con il suo ultimo singolo “Bimba Mia”.
Frah Quintale si esibisce cantando tutto il suo ultimo disco, più alcuni singoli più recenti come Missili con Giorgio Poi.
Finito il suo show di un’ora abbondante, è il turno di Willie Peyote, anticipato da Alessandro Burbank, poeta veneto che ha letto un paio di suoi testi.
Willie sale sul palco insieme alla Sabauda Orchestra Precaria, la band che lo accompagna da un paio d’anni a questa parte nei suoi tour, formata da validissimi artisti già affermati nel panorama italiano.
In un’ora e mezza di live Willie scorre praticamente tutti i suoi ultimi album, passando dai brani più melodici (E allora ciao, Metti che domani) a quelli decisamente più hardcore (Oscar Carogna, Glik).
Una cosa che saltava subito all’occhio (e all’orecchio) era il feedback del pubblico.
Willie Peyote ormai ha conquistato in maniera assoluta la sua città, Torino, arrivando ad essere una vera e propria icona musicale della Mole come pochi altri sono riusciti nel passato.
Io stesso, 4-5 anni fa nel periodo d’uscita di “Non è il mio genere, il genere umano”, ero andato a vederlo in un locale di zona dove probabilmente eravamo al massimo in 20 persone a conoscerlo. Sapendo che la serata al Flowers Festival è andata sold-out, non posso far altro che complimentarmi per la brillante carriera artistica che sta portando avanti.
Chapeau.

17 Luglio – Fabri Fibra / Mezzosangue

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Questa serata era particolare già dalla partenza. Come molti sanno in passato c’erano stati alcuni screzi tra i due artisti: una citazione non troppo apprezzata nel brano Touché di Mezzosangue, e una sorta di scherno nel video di Il Rap Nel Mio Paese di Fibra.
Mezzosangue inizia il suo live accompagnato da una band davvero molto interessante, infatti il loro supporto ha dato una bella marcia in più nella riuscita del live. Anche il pubblico ha apprezzato molto il lavoro dei musicisti, che di volta in volta si sono ritagliati alcuni minuti puramente strumentali di altissimo livello.
Per quanto riguarda l’mc, egli è riuscito a tenere alto il livello d’attenzione del pubblico per tutta la durata del suo live, navigando tra un disco e l’altro, facendo inoltre il pezzo “Touché”, tributando Fibra concludendo il pezzo con gli ultimi versi di “Idee Stupide”.
Poche ore dopo Fibra ha pubblicato una foto sul suo profilo Instagram, mettendo a tacere tutti i mormorii che si erano venuti a creare.
Ritornando al live, è arrivato il momento di Fabri Fibra. Come negli scorsi tour, l’unico ad accompagnarlo sul palco è il fido Dj Double S. Il rapper di Senigallia in un’ora e mezza di live sfodera tutto il suo arsenale di rime, ripercorrendo la sua carriera dagli Uomini Di Mare (da qualche tempo ha inserito in scaletta il pezzo storico “Verso Altri Lidi”) passando per Mr. Simpatia arrivando fino a Fenomeno.
Divertente ed apprezzata la scelta di rappare un suo brano, “Brut”, sulla base di “Lamborghini” di Guè Pequeno (ci sono anche alcuni video fatti durante altri concerti).
Fino al termine del live Fibra ha eseguito un concerto senza sbavature, da vero professionista della parola e del rap, regalando una performance da veterano. Come già detto in passato, un certo tipo di professionalità in pochi riescono a raggiungerla in Italia, e Fibra è sicuramente uno di questi.

18 Luglio – Noyz Narcos / Kaos / Ensi

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Arriviamo alla serata più grezza del Festival. Anche solo leggendo i nomi in scaletta si intuisce l’impatto sonoro che i protagonisti possono regalare durante i loro live.

A darci il benvenuto e ad accoglierci è Ensi, uno che il pubblico di Torino conosce a menadito.
Nato e cresciuto a pochissimi km di distanza dal Festival, egli diventa portavoce e padrone di casa a tutti gli effetti, regalando uno show pieno di rime ed incastri come da sempre ci ha abituati. Gli ascoltatori più attenti e gli appassionati hanno sempre riconosciuto ad Ensi una cosa particolare, che riflettendoci fa quasi strano doverla evidenziare: Ensi fa rap. Punto.
Moltissimi rapper approdati nel mainstream, soprattutto se si parla di una carriera ultra-decennale come quella dell’MC di Torino, hanno avuto nel corso degli anni qualche influenza che li ha portati verso melodie più orecchiabili e pop, andando talvolta un po’ a perdere dal punto di vista lirico (nessun pregiudizio o critica, assolutamente, semplice constatazione). Ecco, questo con Ensi difficilmente succede. Magari vengono aggiunti o modificati dei suoni, ma il leitmotiv della carriera artistica di Ensi sono sicuramente le rime taglienti, affilate, un vero e proprio maestro dell’incastro e della fotta.
Dopo aver scaldato per bene il pubblico è il turno di un pilastro del hip hop italiano.
Con una carriera trentennale sulle spalle e un’interminabile lista di progetti paralleli, è il momento di Kaos One accompagnato da Dj Craim.
La voce, la passione, la presenza scenica, il contatto con il pubblico; tutto questo viene portato all’estremo durante il suo live, un vero e proprio tornado lirico che investe il pubblico, che restituisce tutto l’amore che l’MC fa uscire in ogni suo verso.
Con la consapevolezza di un veterano e la forza di un ragazzino, Kaos ripercorre pezzo dopo pezzo tutta la sua carriera, da Fastidio a Coup de Grâce, compresi i suoi classici intramontabili come “Cose Preziose”, pezzo su cui il pubblico ha creato una vera e propria bolgia.
A sorpresa ritorna sul palco Ensi, ed insieme performano “Gran Finale”, unico pezzo che vede i due rapper collaborare e, come ha ricordato l’MC di Torino dal palco, una delle pochissime volte che è stata fatta insieme live.photo5963253308573461876
Dopo tutto questo, arriva il momento di Noyz Narcos.
Il “White Zombie”, in coppia con DJ Gengis Khan, porta tutta Roma con sé sul palco, ricreando uno spettacolo davvero unico.
Il pubblico di Torino esplode letteralmente quando partono i suoi pezzi; alcuni storici e veri e propri marchi di fabbrica (Verano Zombie, Non ho tempo, Merda Music) altri più recenti ma allo stesso tempo instant classic (Sinnò me moro, Lobo, Borotalco).
Anche in questo caso Ensi ri-appare sul palco, dato il sodalizio creatosi qualche anno fa quando hanno fatto un tour per l’Italia insieme. I due rapper offrono al pubblico “Respect the hangover” e “Stratocaster”.
Un’altra chicca del live di Noyz è stata sicuramente la parte visual. Durante tutto il concerto venivano proiettati video, spezzoni di interviste, grafiche che seguivano passo passo i vari pezzi in scaletta. Personalmente ho visto pochi altri live italiani così ben curati sotto questo aspetto.
Questo live, inoltre, è stato interessante anche per quanto riguarda il pubblico: i 3 rapper che si sono esibiti hanno molto in comune ma allo stesso tempo vengono da scuole e momenti storici parecchio diversi; nonostante ciò la risposta del pubblico è stata sempre forte e piena d’amore verso gli artisti.

19 Luglio – Coez

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Coez ormai ha fatto definitivamente il salto oltre la staccionata, da qualche anno a questa parte è riuscito a far arrivare il suo estro, la sua musica, le sue parole a milioni di italiani. L’ulteriore consacrazione è arrivata con il suo ultimo album “Faccio un casino”, che in pochi mesi ha registrato cifre da record riempiendo locali, festival e piazze in tutta Italia.
Infatti, dal palco Coez ha ricordato e ringraziato i numeri stratosferici che ha registrato alla sua data di Roma di qualche settimana fa, ben 32 mila spettatori.
Accompagnato dalla sua solita band, il rapper romano ha fatto cantare a squarciagola il pubblico per tutta la durata del live, regalando anche qualche bis sui pezzi più acclamati.
Si percepisce dal suo show che tutto quello che sta vivendo in questo momento è frutto di un gran lavoro sia a livello musicale che a livello di testi, talvolta semplificando un po’ la parte lirica con alcuni pezzi  per attirare a sé maggiormente il pubblico, che a questo punto sarà interessata ad ascoltare ed apprezzare anche i pezzi più strettamente rap.
Numeri come i suoi effettivamente sono difficilmente replicabili in questo momento nella scena italiana, dato che è riuscito in poco tempo a scalare sia il mercato tradizionale (i suoi pezzi in radio sono andati benissimo) sia sul mercato più moderno (streaming e non solo).

21 Luglio – Gemitaiz / Achille Lauro / Quentin40

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Credits: Fabio Marchiaro

Ultimo live del Festival, che si chiude con una vera e propria delegazione romana alla conquista di Torino.

Ad aprire le danze arriva Quentin40, che scalda fin da subito il pubblico facendo alcuni dei suoi ultimi singoli, salendo successivamente a più riprese sul palco durante i live di Achille Lauro e Gemitaiz per i brani che lo vedevano partecipe.
Poco dopo arrivano Achille Lauro e Boss Doms e ci presentano un live atipico. Fin da subito Achille avverte e detta qualche regola: questo non è un concerto rap, non cantiamo per bambini di 8 anni, via i cellulari, l’unico obbligo è divertirsi e generare momenti di follia.
Il pubblico accoglie bene la proposta dell’artista romano e così in pochi minuti il concerto si trasforma in qualcosa a metà tra un concerto, un rave, una serata elettronica e mille altre cose.
Finito il suo show, forse un po’ breve ma comunque intenso, con tanto di stage diving dal palco, il duo romano passa il testimone all’amico Gemitaiz.
Il boato si scatena non appena mette piede sul palco. In un’ora abbondante di live Gemitaiz fa un mix di brani dei suoi ultimi album, come ad esempio “Bene”, “Davide” ,“Pezzo trap” ed inoltre la hit “Gigante” sulla famosissima base “Goosebumps” di Travis Scott.
Durante la serata è stato anche girato il videoclip di ”Keanu Reeves” con Achille Lauro, brano estratto dal suo ultimo album “Davide”. Anche a livello visivo il live è stato molto interessante, arricchito da vampate di fuoco che di tanto in tanto comparivano sul palco mentre il rapper performava.
Come detto in precedenza, Achille Lauro, Boss Doms e Quentin40 sono comparsi sul palco per fare alcuni pezzi insieme, tra cui la super hit “Thoiry Remix”.
Il concerto si è chiuso con un’ovazione del pubblico per il cantante romano, e allo stesso tempo è calato il sipario anche su questa edizione del Flowers Festival, ricca più che mai di influenze rap.

HiphopMN tiene a ringraziare e complimentarsi per la buona riuscita dell’evento tutto lo staff del Flowers Festival (www.flowersfestival.it), augurando altrettanto successo per le prossime edizioni.

A cura di Simone Giorgis.




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