Dopo una lunga attesa, e un hype non indifferente, il disco di TNS ha visto la luce e ,a mio parere, ha confermato le aspettative.
Skinny è riuscito a mettere insieme una marea di artisti, spaziando tra stili e sonorità spesso molto diverse tra loro, e tutte le volte è riuscito a cucirci sopra una produzione adatta all’occasione.
Quello che salta subito all’orecchio è il grande lavoro che c’è dietro, non il classico “boom boom cha” per tutta la durata del disco, ma suoni tagliati, incollati, messi insieme e suonati per dare vita a dei piccoli capolavori.
Com’è comprensibile, e come lui stesso ha precisato più volte, riuscire a creare un beat adatto ad ogni mc non è cosa facile e scontata, e si può solo immaginare il grande lavoro che c’è dietro ogni singola traccia.
Con tutti questi bei pezzi e ottimi artisti, ce n’è davvero per tutti i gusti, e questo può essere un pregio, ma anche un (piccolo) difetto: 24 tracce (nella versione più estesa) sono parecchie, e può capitare di trovare un po’ pesante l’ascolto filato dell’intero disco, andando a skippare qualche traccia.
In generale, tutti gli attori di questo piccolo colossal hanno dato una grande prestazione, ma una menzione particolare mi sento di darla a Dargen, Marracash, Bean (ottimo ritorno), Casino Royale e Ensi. Ottime strofe anche da parte di Salmo, Nitro, Torme, Clementino, Noyz, Ghemon ed Achille L.
Un ultima cosa da premiare è il lavoro grafico: copertina di Giorgio di Salvo e la versione in doppio vinile curata da Luca Barcellona aka Lord Bean e Marco Klefisch.
Concludendo, ho trovato il disco uno dei lavori più interessanti dell’ormai passato 2014, con un suono ricercato e mai banale, che sicuramente negli anni diverrà un classico da avere e ascoltare.
Voto: 8/10