1) Benvenuto su HipHopMN! E’ da poco uscito “Mia Maestà”, il tuo nuovo album: come sta andando? Perché “Mia Maestà”?
L’album sta andando alla grande, ho avuto tantissimi feedback positivi e anche dalle nuove generazioni, cosa che mi ha fatto estremamente piacere perchè significa che il disco sta arrivando ovunque senza pregiudizi di genere. Mia maestà è un modo di dire che in un periodo storico in cui tutti si proclamano king della scena io mi vedo più come il king di me stesso e del mondo, insomma padrone della mia musica e tutto quello che ho costruito!
2) In quest’album torni a collaborare con i CdB, ma fatta eccezione per loro, i featurings che troviamo in “Mia Maestà” sono inusuali per te: come mai questa scelta?
Non mi sembrano inusuali. Forse inattesi ma non inusuali, ho sempre collaborato con artisti attuali e che supporto e ascolto, è chiaro che in questo caso il divario generazionale è maggiore ma fa parte del gioco confrontarsi con le nuove realtà e cercare di tenersi il più possibile aggiornati e onpoint con il flow, le rime e le produzioni!
3) Si nota un certo apprezzamento della scena milanese, un certo patriottismo se si può dire. Che cosa pensi sia cambiato negli anni nella scena di MI, pensi che i nuovi che si stanno affermando adesso siano all’altezza della vostra vecchia guardia?
Ho voluto apposta riportare il discorso su Milano, essendo una città ormai inflazionata che “ospita” tantissimi rapper da fuori. I ragazzi di Milano e dintorni sono fortissimi, la vecchia guardia ha dalla sua l’esperienza, le nuove leve se peccano magari di esperienza in studio o nei live, dall’altra compensano in fotta e voglia di fare. Vedremo nei prossimi anni chi resta e chi parte!
4) Rimanendo in tema featurings, qual è l’artista con cui vorresti prima o poi collaborare?
Noyz Narcos, Luchè e Marra, ma anche Ghali ad esempio sono artisti che apprezzo molto con cui non ho ancora collaborato.
5) Dai ’90 ad oggi quant’è cambiato il tuo modo di lavorare (sia per via dei mezzi che per l’approccio)?
Beh l’approccio è sempre instintivo, di cuore, dalla produzione ai testi faccio quello che la musica mi spinge a fare. Con l’arrivo dei laptop e dei software tutto è diventato molto più veloce e immediato, a volte si rischia di fare troppo in poco tempo e di non curare alcuni aspetti. In questo disco ho prestato particolare attenzione alle fasi di produzione e mixaggio perchè tutto fosse al suo posto.
6) Secondo te qual è il segreto della longevità della tua musica?
Credo il segreto sia un mix di costanza e qualità, non mi sono mai svenduto e non ho mai realizzato prodotti sotto un certo livello, gli standard sono sempre stati alti anche quando si parla di street album e mixtapes. Le generazioni passano ma tu sei sempre lì a fare il tuo in modo serio e inattaccabile, questa è la chiave, anche dal vivo non puoi essere di meno, tanto studio tanto tempo per perfezionare tutte le fasi di un concerto.
7) Dovessi ricominciare ora nel 2017, come credi che potrebbe essere il tuo percorso?
Non ho idea ma per come sono fatto io, ho una mentalità molto “fuori dalla massa” credo finirei a fare musica alternativa, probabilmente metal o elettronica ahahah, non so onestamente, sono contento di aver vissuto in pieno i 90, massimo periodo di espressione e creatività di questo genere che chiamiamo Hip hop!
8) Qual è il tuo progetto a cui tieni maggiormente, al quale per qualche motivo sei più legato?
Forse l’album HATE del 2005 è quello che mi rappresenta di più come scrittura e produzioni, realizzato completamente da solo senza featurings e contando esclusivamente sulle mie forze.
9) Per finire: quale pezzo italiano avresti voluto produrre e quale rappare? Saluta i lettori di Hiphopmn.it e lascia i tuoi contatti, alla prossima!
Credo nessuno, ma posso dirti che sono molto legato a “Sfida il buio” di Speaker Dee Mo e alle produzioni di Dj Shocca.
Un saluto a tutti i supporters, continuate a fare la cosa giusta e spingete quello che davvero vi piace!!! “Mia Maestà” è fuori, se non l’avete ancora sentito è il momento di farlo. :)
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