Possiamo dire senza molti dubbi che Coez, ormai da un po’ di tempo, è riuscito a ritagliarsi il suo spazio personale all’interno della musica italiana.
Il suo ultimo album “Faccio un casino” ha dato una notevole sterzata verso quel filone indie/rap che al momento sembra riscuotere molto successo, anche se era ormai noto che lui avesse intrapreso tale percorso già da un paio di album a questa parte.
Notevole anche il fatto che dietro al suo progetto non c’è nessuna major, eppure è da ben 19 settimane (al momento) in classifica Fimi, tra l’altro sempre in posti parecchio alti.
Venerdì 15 settembre il suo fortunatissimo tour ha fatto una delle sue ultime tappe a Saluzzo (CN), come ospite di punta dell’Aritmia Music Festival.
Il live è cominciato sotto la pioggia, e nonostante il maltempo c’erano comunque parecchie persone. Coez ha fatto la sua entrata in scena accompagnato alla chitarra da “Gaspare”, alla batteria e occasionalmente alla tastiera “Passerotto”, e infine “White Trash” alla console (alcuni lo conoscono come il conduttore del format “Banana Burger“).
Il live ha tenuto sempre un ritmo abbastanza serrato e, nonostante non fossimo in una grande città, il pubblico ha sempre seguito il palco con grande interesse e coinvolgimento. Coez e band hanno proposto praticamente tutto l’ultimo disco, compreso un acclamato bis della title-track, più alcune hit dei vecchi dischi, come “Ali Sporche” e “Forever Alone”, per poi concludere l’esibizione con “E Invece No”.
Sul palco sono riusciti ad amalgamare bene il cantato con gli strumenti della band creando un piacevole mix, compreso “Banana” che ogni tanto deliziava con qualche accenno di scratch qua e là.
Molto interessante anche il discorso che Coez ha tenuto verso la fine del live, dove sostanzialmente spiegava che le canzoni d’amore sono solitamente le più apprezzate, ma ci sono altri pezzi più “importanti” e carichi di significato che talvolta non vengono approfonditi abbastanza dal pubblico.
Credo che Coez abbia trovato un equilibrio che gli permette di fare la musica che gli piace e allo stesso tempo di poter arrivare al maggior numero possibile di persone. L’unica preoccupazione, se così vogliamo chiamarla, è il rischio che i dischi man mano vadano sempre più ad abbracciare il pubblico delle “canzoni d’amore”, ma a quanto pare, come riportato qui sopra, il suo obiettivo è puntare i riflettori anche su altre tematiche. Siamo sicuri che non deluderà le aspettative.
HiphopMN tiene a ringraziare lo staff dell’Aritmia Music Festival per la collaborazione, la buona riuscita dell’evento e la disponibilità dimostrataci.
Simone Giorgis