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Lo Straniero – Intervista

1) Benvenuto su HipHopmn.it! Per iniziare presentati e parlaci di te. Com’è nata la tua passione per l’hip hop? Quale disciplina hai conosciuto per prima?

Ciao HipHopmn.it! Io mi chiamo Gaetano e sono di Erice in Sicilia, ho iniziato da bambino intorno al 2005, avevo 12 anni, quando circolava Mr. Simpatia di Fibra, ma il primo approccio reale alla cultura lo avuto tramite dei ragazzi della mia zona, erano tutti writers e io mi infilai in questo mondo con le prime rime scritte, ai tempi prendevo molta ispirazione dai Black Eye Peas con il loro album Elephunk mi avevano colpito con queste sonorità diverse da quelle che passava la radio comune. Ho sempre scritto a casa, non avevo idea che nell a mia città ci fossero altri che facevano il rap, quindi quando cominciai a beccare i primi con i cappellini e i baggy (tratto distintivo una volta) ero incuriosito e così il mio primo approccio con altre teste Hip Hop è arrivato quasi automatico, c’erano piazze, portici dove sapevi che avresti beccato i breakers, i writers che pezzavano e andavi li per ascoltare i nuovi dischi che portavano quelli più grandi (ricordo che portavo uno zaino con me con dentro uno stero che di ghettoblasta aveva veramente ben poco, ma ci si arrangiava) . Da quel momento cominciai a conoscere la scena locale ma anche l’Hip Hop più commerciale e ricordo di aver provato a breakkare e a dipingere anche ma non era materia mia e quindi decisi che mi sarei limitato a scrivere. Quindi si può dire che ho sempre scritto ancora prima di capire cosa stessi facendo e che le altre discipline sono arrivate dopo, discipline di cui mi sono innamorato e quindi che ho smesso di praticare per rispetto a chi ne sapeva d avvero tanto eheh. La svolta fu conoscere Bassi Maestro e da li tutti i collegamenti ad un sacco di artisti che avevano collaborato con lui e di conseguenza una grossa fetta di scena italiana, ma tuttavia l’ho sempre vissuta da outsider, stare in una città piccola a 100 km da Palermo dove invece c’erano realtà più solide ha sempre fatto sentire il suo peso.

 

2) Tornando ai giorni nostri: è da poco uscito il tuo nuovo EP “Anima”, finalmente un giovane che non fa trap! Scherzi a parte, suona classico ma non datato. Come hai scelto le produzioni? E’ stato un processo lungo o i vari producers hanno subito capito cosa cercavi?

La scelta dei beat è andata da sè, conoscevo i producer e il loro lavoro che apprezzavo. Non mi faccio tante paranoie, se una base mi prende può essere di qualsiasi genere, non voglio ghettizzarmi in schemi mentali, anche se devo ammettere che il campione sparato con una bella batteria sporca esercita un fascino infinito su di me eheh. Quindi la scena è stata “Hey man hai un beat?” “O si ascolta questi!” “Bomba scriviamo!”.

 

3) Hai iniziato a lavorare al progetto durante il tuo trasloco a Pisa, motivo del trasferimento è la “voglia di spaccare tutto il mondo”? Hai maggiori possibilità ora riguardo alla tua musica? Quanto ha influito tutto ciò con il risultato finale dell’EP?

Motivo del trasferimento è proprio quello, cercare di essere più “più collegato all’Italia”, vivere in Sicilia diciamo non ti aiuta a spostarti frequentemente sull’isola stessa quindi partecipare ad eventi al di fuori dell’isola è ancora più arduo. Fortunatamente con una borsa di studio sono riuscito a trasferirmi a Pisa, e dicono fortunatamente perché altrimenti avrei continuato a stare nella mia città a occuparmi di piccoli lavoretti di qua e di la e grazie a questa cosa riesco a mantenermi fuori e riesco ad essere presente a più eventi ed occuparmi della mia musica. Non è cambiato molto, ma si vede che è una città piena di ragazzi, e già si sono organizzati degli eventi alla quale ho preso parte con i miei showcase. Questo ha influito molto sull’Ep, pensandoci adesso un anno e mezzo fa quando avevo iniziato a scrivere neanche avrei mai immaginato di pubblicare questo lavoro, ma col senno di poi mi ha aiutato anche ad arrivare fino ad oggi (forse se ancora ho un bric i olo di ragione è grazie al fatto che scrivo) ed Anima è un diaro di bordo che inizia nella mia città e mi accompagna fino alla sua registrazione.

 

4) “Italia si, Italia no” è il primo singolo/video estratto dall’EP. Video dove viene ripreso il concetto bianco e nero, che ricordiamo si trova anche nella grafica della copia fisica; infatti cover e retro sono bianchi mentre il booklet e l’interno del disco neri. Federico Mauro si è occupato sia dell’artwork che del video, è nata da lui l’idea?

Yessa! Prodotta da RinoRalis è stato il primo pezzo che ho voluto realizzare in video per pubblicare l’Ep, Federico si è occupato sia della grafica sia del video assieme a Lara Sabattini alle animazioni. Conosco Federico da un bel po di tempo e lo stimo profondamente come artista ma penso che le immagini e i suoi lavori parlino da soli. Abbiamo girato a Milano al TuboBlu uno studio messo su proprio da lui ed altri collaboratori. Prima di parlare della grafica gli inviai i premix dei pezzi e lui ascoltando il lavoro ha colto il messaggio di fondo e da li è stata sviluppato il tutto. Senza di lui non sarebbe stato lo stesso lavoro, mi piace lavorare con persone che conosco perché ci si capisce meglio e soprattutto lui è un professionista quindi colgo anche l’occasione per ringraziarlo un tot!!!

 

5) Gli unici nomi che vediamo affiancarsi al tuo sono quelli dei produttori, non è presente nessun altro Mc. Caratteristica che troviamo anche in “Uomo mangia uomo”, dove su 12 tracce ci sono solo due feat. Spiegaci questa scelta. Preferisci contare solo sulle tue forze o fatichi a trovare qualcuno di tuo gusto?

Si sono un po a corto di featuring! Un po per il discorso di prima, essendo un outsider, stando lontano dai centri focali dell’Hip Hop (sempre se ne esistano più oggi) è sempre stato difficile per me collaborare con altre persone, ho collaborato molto all’inizio quando avevo 14/15 con Kaza,Kero, Mono, Micle-B, e Nino Pee che formavano la TPKCrew, loro mi hanno portato sempre con loro a cantare in giro per la provincia anche se ero una mezzasega mi hanno sempre dato la possibilità di esprimermi e quindi sono cresciuto con questa cosa del conoscere le persone prima degli MC. Poi c’è anche il discorso che gli artisti con cui avrei voluto collaborare regolarmente declinavo l’offerta con una risposta o con una non risposta ahah, ma ovviamente li capisco non conoscendomi non si interessavano neanche alla situazione, anche se proposta con tutte le buone intenzioni e il rispetto del mondo, non li biasimo c’è un inflazione al giorno d’oggi di musica che magari è difficile seguire e c o munque questo porta ad una selezione. Al giorno d’oggi collaboro solo con la mia crew e pochi altri, anche perché sono uno che subito si rompe le palle quando vede atteggiamenti da vip senza motivo (atteggiamento diffuso soprattutto tra i miei coetani). Ma spero in un futuro di riuscire a collaborare con artisti che stimo e se non sarà così sicuramente continuerò a fare rap senza tanta disperazione!!!

 

6) Stai lavorando a qualcosa di nuovo? Magari un progetto con i Fatti’N’Casa KLAN? Oppure vuoi soffermarti sulla tua carriera solista con un secondo album?

Per adesso sono in ballo con un mixtape assieme a Varta e Axel come collettivo Fatti’N’Casa e sto anche pensando a un mio prossimo progetto solista, purtroppo non riesco a stare fermo trovo sempre stronzate da scrivere eheh. Il mio obiettivo è quello di cantare in giro, con la mia crew nonché miei amici e quindi servono più brani possibili!

 

7) Tra tutti i tuoi testi qual è la barra alla quale tieni maggiormente? Perché?

A volte sono io che sbaglio troppo, ma risolvo quando toppo, per la redenzione droppo il doppio, che se cammino storto mica sono stronzo e incolpo lo zoppo se sono il primo ad esser storpio”. Fa parte di un freestyle scritto qualche tempo fa e pubblicato con il titolo FridayDope#3, ho scelto questa perché mi piace sapere che errare è umano e quello che facciamo dipende solo da noi e i risultati dipendono solo dal nostro lavoro e anche se tutto va contro, anche se la meritocrazia è un po strana, dobbiamo contare sui nostri risultati e basta. Nel piccolo le soddisfazioni in questo modo arrivano sempre. “Scrivo di ciò che respiro e vivo di ciò che qua scrivo e se vivo ciò respiro e scrivo” recita il bridge e vivo in base a questa concezione.

 

8) L’intervista termina qui, grazie del tempo dedicatoci e in bocca al lupo per il futuro! Saluta i tuoi fans e i lettori di HipHopmn.it!

Grazie a voi ragazzi di HipHopmn per la chiaccherata, bella per tutti i vostri lettori che spero apprezzino Anima EP e un saluto a tutti quelli che stanno supportando il mio lavoro e tutti i ragazzi che hanno contribuito alla realizzazione dello stesso! Bella per tutti, vi auguro tanto Hip Hop!

Web: www.lo-straniero.com
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Promozione & Ufficio Stampa: Smc Italia




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