Hiphopmn

Roccia Music – Genesi (Recensione)

Oramai lo sanno tutti: come i suoi colleghi Guè e Fibra, pure Marracash ha deciso di cimentarsi nel ruolo di imprenditore, fondando la propria label discografica in modo da promuovere nuovi talenti della scena rap (ma anche amici .ndr). La nascita di tale etichetta, che porta il nome di Roccia Music come il primo progetto di Marra, è stata accompagnata da una vasta campagna pubblicitaria sui social network basata su foto, annunci, banner culminata con la presentazione di un mixtape di tutto il collettivo dal titolo “Genesi”, disponibile sia in freedownload che in copia fisica acquistabile solamente all’unico instore svoltosi a Milano in data 18 Ottobre. Il roster Roccia Music vanta diversi artisti, ognuno con proprie caratteristiche e peculiarità, spesso poco simili tra loro: oltre al fondatore Marra abbiamo altri nomi noti come Shablo, Deleterio, Tayone e Luchè, ma anche nuove leve come Fred De Palma, Corrado, Achille Lauro e Attila.

Onestamente non avevo grandissime aspettative da un lavoro del genere, mi aspettavo il classico disco pieno di pezzi dal potenziale mainstream, ma di poco spessore; fortunatamente Genesi riesce a essere molto di più di questo, regalandoci piacevoli sorprese e andando a differenziarsi totalmente da quello che suona ora nella scena rap mainstream appunto.

Ad aprire il disco troviamo i primi due singoli estratti, la title track che vede la partecipazione del collettivo al completo e il pezzo GVNC che vede Luchè assieme a Marracash; entrambi i pezzi sono di buona fattura e si lasciano ascoltare, grazie soprattutto ai beats molto ben fatti. Ed è questo secondo me il pregio fondamentale di questo mixtape: le strumentali. Non c’è una base che suoni scarsa, tutti suonano in maniera ottimale e nessuno sfocia nelle varie contaminazioni pop a cui siamo abituati in Italia, anzi si affiancano benissimo a certi suoni che possiamo sentire nella scena hip hop estera. Tra i beatmakers segnalerei in particolare Pherro, anche lui membro di Roccia Music, che confezione gran parte delle strumentali.

Per quanto riguarda i rapper sopra, conviene fare un discorso separato per ognuno; partiamo dal padrone di casa, Marracash appunto: su di lui non c’è molto da dire, è il migliore qua dentro. Oltre ai classici pezzi caratterizzati da barre e “ignoranza” è in grado di scrivere anche pezzi più impegnati e di un certo spessore, facendo sempre e comunque bella figura confermandosi così l’unico rapper sotto major con qualcosa in più da dire rispetto ai soliti stereotipi. Tutto ciò lo si può notare nel suo unico pezzo solista, “Untitled”.

Fred De Palma si rivela essere, a mio avviso, la sorpresa più grande di Roccia Music in quanto prima di sentirlo qua dentro lo consideravo uno dei tanti cloni riusciti male di Emis Killa; qui invece riesce a regalarci pezzi di tutt’altro spessore, uno molto introspettivo legato a tutte le problematiche annesse alla fama (“Lettera al successo”…. Il ritornello però andrebbe un tantino rivisto) e uno invece più aggressivo carico di punchlines (FDP 2).
Sorprende anche Luchè, il quale oltre a GVNC dà una bella prova nel suo pezzo solista (Infame) affiancato da un ottimo beat di D-Ross.

Discorso a parte merita Achille Lauro, in quanto lo stile di questo rapper è alquanto particolare, il che rende difficile etichettarlo o comunque dargli un giudizio univoco; o lo si ama o lo si odia insomma. Io francamente mi reputo soddisfatto dalla sua performance: anche lui riesce a fare un pezzo tamarro (Benedetti Stronzi) sopra un beat alquanto atipico, ma comunque potente, di Night Skinny, beat sul quale a mio avviso pochi mc sarebbero stati in grado di starci sopra, ma Achille riesce a farsi notare in positivo dando anche un’ottima prova di flow. “Scarpe coi tacchi 3” conclude una trilogia di pezzi d’amore portata avanti dallo stesso Achille sin dai primi mixtape solisti e, pur non essendo particolarmente originale come tematica, riesce a essere un pezzo piacevole impreziosito ulteriormente dal ritornello di Martina May.

Giudizio invece meno positivo per Corrado e Attila: il primo, pur non essendo per niente scarso, sia chiaro, non riesce a brillare come gli artisti già citati e ci regala una prova un po’ incolore (tuttavia “Stasera non torno” è un pezzo pregevole). Attila invece, in mia modesta opinione, non azzecca molte tracce in quanto mette il suo cantato in pezzi che secondo me poteva benissimo non starci, come ad esempio in “Aldilà” che però viene salvata da un’ottima strofa di Jake La Furia e in “Freddezza”, pezzo con un buon beat di Del, dal tema alquanto banale e dove Attila finisce per somigliare a Entics per modo di cantare, ma fortunatamente le strofe di Guè e (soprattutto) quella di Marra tengono il tutto su un livello accettabile. Conclude il tape un’outro strumentale di Marz.

In conclusione questo mixtape supera egregiamente la prova, confermandosi un prodotto alquanto valido, riuscendo a suonare fresco in modo da ottenere vasti consensi senza però snaturarsi. Va specificato che tutti questi pezzi saranno presenti in dischi futuri dei membri di Roccia Music o di altri artisti perciò Genesi non va visto come un disco del collettivo pensato e ideato così tutti assieme, bensì come una raccolta e come un biglietto da visita per tutti i nuovi rapper reclutati da Marracash. Quindi non ci resta che attendere i prossimi passi di tale label, ma le premesse sono alquanto soddisfacenti.

Voto: 7,5 / 10

Francesco “Gobba” Gobbato




Condividi con:

FacebookTwitterGoogleTumblrPinterest

Scrivi un Commento