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Cranio Randagio – Intervista

Cranio Randagio – Intervista

cranio1) Diamo il benvenuto su Hiphopmn a Cranio Randagio. Partiamo subito con la prima domanda: sappiamo che ti sei avvicinato alla musica fondando prima un gruppo punk/rock e successivamente hai iniziato a scrivere pezzi rap, all’interno del tuo ultimo Ep però troviamo sia pezzi rap che pezzi “cantautorati” Quindi ti chiedo: dome ti definisci? Possiamo definirti in qualche modo “versatile”? Cioè possiamo dire che riesci ad adattarti a qualsiasi genere musicale finchè di base c’è un messaggio?

Si assolutamente. Amo cimentarmi con qualsiasi tipo di sound, visto che ascolto tantissimi generi diversi. Infatti tutti i dischi che ho fatto finora più che da un sound erano legati da un concept generale, così da poter spaziare sulle sonorità come mi pareva. Ogni brano è un qualcosa che voglio raccontare e, a seconda di ciò che sto per dire e l’intenzione con cui voglio dirla, scelgo il tappeto sonoro che a me sembra più consono. 

2) Se un ascoltatore vuole conoscerti musicalmente, cosa consiglieresti?Il tuo primo lavoro cioè“06-02 Crescere” o “Love & Feelings”? Quale di questi 2 progetti è quello che ti rispecchia di più?

Se un ascoltatore vuole conoscermi gli consiglio di sentire tutti e due e di aggiungere anche “Mezzo Vuoto EP”, il mio primo progetto solista. O almeno questo è quello che farei io; ogni volta che un rapper mi ha colpito (ad esempio per un brano che più degli altri gli ha dato una certa esposizione) sono sempre andato a sentirmi tutti i lavori fatti prima di quel pezzo. Mi piace notare i cambiamenti del modo di pensare e di vedere il mondo, mi piace sentire i miglioramenti del flow, la crescita della tecnica..alla fine è chiaro che “Love&Feelings” rispecchi più degli altri miei progetti il mio immaginario odierno ma la persona e l'”artista” che sono oggi non sarebbero questo senza i passi musicalmente affrontati in precedenza. 

3) Parliamo ora della tua esperienza ad X Factor dove ti sei fermato agli Home Visit. Tralasciando l’aspetto mediatico, come giudicheresti questa tua esperienza? E’ stato positivo confrontarsi e stare fianco a fianco (seppur per poco) con artisti di livello internazionale come Mika o Skin?

Esperienza super positiva e bellissima, che mi ha dato tanto sia per quanto riguarda le amicizie sia per quanto riguarda la mia musica. Ho notevolmente ampliato i miei ascolti e sono cresciuto tantissimo rispetto a come approcciarmi al mondo del music business senza rimanerne travolto. Per quanto riguarda Mika e Skin ti posso assicurare che il confronto è stato pressoché nullo; se ne sbattono abbastanza e di certo, una volta spente le telecamere, non aspettatevi una chiacchera sul futuro della vostra carriera con uno come Mika. 

4) Collegandoci alla domanda precedente prendendo stavolta in considerazione proprio l’aspetto mediatico dei talent, in Petrolio infatti troviamo parecchie critiche a quest’aspetto di X Factor proprio come le barre citate qui di seguito:

“In questa stanza sono tutti i nuovi Ed Sheeran la bella voce, la chitarra, la faccia pulita”
“guarda mamma sono in tivi, come molti divi, fra chi sta senza obiettivi tranne il flash di un’obiettivo ma fra sti morti vivi c’ho trovato qualche amico”

“Ho fatto buon viso a cattivo gioco, riso del maremoto che mi limitava l’aria e intanto mò fra 50 000 sto fra i primi 24 ma non sarà certo X Factor a dirvi quanto valgo”

La domanda è lecita: nei talent si sa, si cerca sempre il ragazzo “anonimo” cioè quel ragazzo che può essere indirizzato verso ciò che piace al grande pubblico; tu cosa aspettavi di trovarti in X Factor? E soprattutto l’hai trovato?

In realtà non m’aspettavo neanche di passare la prima selezione, è stata una piacevole sorpresa vista la quantità di gente che si presenta ogni anno e il genere che portavo, un tipo di rap sicuramente non usuale agli standard a cui il programma era finora abituato. Ci sono andato dopo numerose paranoie durate mesi; alla fine ho pensato “perché no?!”. Il mio obiettivo era far conoscere la mia musica a più gente possibile e devo dire di averlo raggiunto. Ora la fan base si è allargata e con “Love&Feelings” la sto fidelizzando, la sto cercando di far affezionare il più possibile al progetto perché è solo con l’amore del proprio pubblico che si va avanti. “Love&Feelings” è tanto mio quanto di ognuno di loro.

5) Ultima domanda “tematica”: quest’anno X Factor è stato caratterizzato da una forte presenza “underground” o comunque indipendente con addirittura 3 finalisti su 4 provenienti da questo mondo cioè Giò Sada, Urban Strangers e Shorty. Cosa è successo? Finalmente possiamo dire che l’Italia dei talent si accorge di un mondo musicale fatto di enormi sacrifici dove gli artisti seppur “non manovrabili” sono ottimi artisti?

Non lo so se effettivamente le cose siano cambiate in modo così radicale ma sicuramente non posso che essere estremamente felice di aver scelto la stagione giusta per andare. Ho legato tantissimo con tutti loro, ci sentiamo praticamente sempre e cerchiamo di vederci il più possibile compatibilmente con i nostri impegni, e vederli sul podio (cosa che mi aspettavo dall’inizio) è stato molto bello. La vittoria di Gio è un messaggio potentissimo; dopo anni e anni a farsi un mazzo tanto è riuscito, venendo dal punk hardcore, a portarsi a casa il primo posto nel talent più grande che abbiamo in Italia e nessuno se lo aspettava. Il sacrificio poche volte viene ripagato in questo paese, quando accade è come una nevicata a Roma: ‘na meravija. 

6) Torniamo ora a parlare di “Love & Feelings”. Se diamo uno sguardo al progetto notiamo subito 2 nomi: Squarta e Shorty.
Con Shorty possiamo ipotizzare che il tutto sia nato durante l’esperienza di X Factor, con Squarta invece come è nato il tutto? Com’è lavorare e confrontarsi constantemente con uno dei producer più importanti d’Italia?

Yes, con Shorty è nata a X-Factor. Prima di entrare nel loft mi promise: quando esco ti devo fare un ritornello! Ma io, nel mio pessimismo cosmico, ero scettico vista l’esposizione che gli avrebbe dato il programma. Mi sbagliavo di grosso; abbiamo fatto la title track insieme ed è uscita veramente una bellissima opera a mio avviso, la sua voce è pazzesca. Con Squarta la cosa è nata in maniera particolarmente assurda; dopo la mia esibizione ai Boot Camp mi ha contattato per farmi i complimenti e successivamente invitato al suo ristorante per fare due chiAcchere. Immagina la mia reazione dopo una vita passata con i CorVeleno in cuffia! Da li mi ha chiesto di portargli al RugBeats, il giorno dopo, i provini dei pezzi a cui stavo lavorando. E poi la storia è nota! Lavorare con Squarta è pazzesco, abbiamo formato un team molto unito anche con altri musicisti e l’atmosfera in studio è l’ideale per lavorare al meglio: ci confrontiamo su tutto e Squarta ha la supervisione un po’ su tutto il progetto, ogni beat che arriva, ogni idea che abbiamo la sviluppiamo insieme. Un super team.

7) In futuro possiamo aspettarci altri progetti firmati Cranio Randagio E Squarta?

Assolutamente! Questo era solo l’inizio. In realtà parte dei pezzi di “Love&Feelings” erano già iniziati prima dell’arrivo di Squarta mentre ora, questo nuovo disco, lo stiamo lavorando da subito insieme. E infatti sono carichissimo. 

8) Di recente c’è stata la grande serata romana dedicata all’ultimo re di Roma cioè Primo.
Sappiamo che eri presente alla serata.
Che sensazioni hai avuto? Com’era stare fianco a fianco con artisti che fino a poco tempo fa erano presenti solo virtualmente nella tua vita attraverso la musica?

Credo sia stata una delle serate più belle di sempre. L’ho vissuta al fianco di Squarta sin dall’inizio e vederlo organizzare questo evento incredibile con tutto quell’amore è stata una lezione di forza. Con Giorgio (Grandi Numeri) e tutta la band dei CorVeleno hanno tirato su uno show con i contro coglioni e ritrovarmi in mezzo a tre quarti della scena italiana, assistere al loro alternarsi uno dopo l’altro su quel palco cantando i pezzi di Primo e, in chiusura, quando Shokka è partito con “Sempre Grezzo”, vederli piangere tutti insieme è stato qualcosa di indescrivibilmente emozionante. Mai avrei pensato che un solo uomo potesse riunire un’intera scena, a tratti così diversa, solo grazie alle sue parole e la sua incredibile attitudine. Solo da imparare. 

9) In una recente intervista con Mr Tinka di Punchlinerz hai parlato di quanto è difficile per un emergente “emergere” quindi come domanda di chiusura proponiamo a te di consigliarci artisti emergenti laziali da intervistare nella nostra rubrica “Regional Focus” dove intervistiamo e/o scoviamo artisti già conosciuti o meno che meriterebbero molto più di quanto hanno raccolto o stanno raccogliendo

Beh se mi dici così non posso che farti i nomi di William Pascal, uno dei più validi nel panorama laziale a mio avviso, di Numi che ho oltretutto visto recentemente live e devo dire che da quel giorno per me spacca ancora più di prima e Young B che è invece il più particolare dei tre ma a me personalmente piace molto. 

10) Saluti finali!

Bella regà e grazie dello spazio! “Love&Feelings” è fuori ovunque; lo trovate su iTunes e in streaming su tutti i portali (Spotify, Apple Music etc.). Lo sto portando in giro sia LIVE che con INSTORE + LIVE ACUSTICO, sulle mie pagine ufficiali tengo sempre aggiornati tutti su tutto quindi sapete dove trovarmi (Facebook, Twitter, Instagram) cercando Cranio Randagio. Ci si vede in giro!

Facebook: https://www.facebook.com/cranioranda




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