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Etna Riot – Elementi (Recensione)

Gli Etna Riot, gruppo composto da Blade, Nemo, Six e JaPain, provengono, come già dal nome si può intuire, da Catania.

Sono attivi nella scena da parecchio tempo sia dal punto di vista musicale che di organizzazione di eventi, ma nonostante questo solo nel 2012 esce il primo vero e proprio disco ufficiale “Elementi” distribuito da “Halidon” ed acquistabile anche negli store on line (ad esempio Itunes).

L’album contiene 19 tracce, personalmente sono sempre piuttosto scettico nei confronti degli album che contengono parecchie track, però in questo caso mi sono dovuto ricredere: il numero di argomenti trattati è vastissimo, inoltre numerosi sono i tipi di beat.

Ad esempio nella traccia Song For You possiamo trovare della beatbox fatta dai Progetto 23, mentre la traccia “Un peso sullo stomaco” (con Noema) ha un campione proveniente da musica orientale, e ancora tracce come “Elementi” dove si riscontrano sonorità 100% hip hop.

I featuring sono tutti molto interessanti, troviamo in ordine di apparizione Easy One e Mad Simon provenienti dai Kalafro, 2/3 dei One mic cioè Raige e Rayden accompagnati dall’immensa voce di Carla Basile, Noema vincitore del tecniche perfette e partecipante a Spit, un “Fuoriclasse” del rap siculo Mirko Miro e Diskarex che appare in ben 2 tracce.

Il disco comincia subito con un interludio proveniente dal film Equilibrium. Dopo il discorso molto profondo sui sogni, alcuni scratch ci portano all’interno del viaggio.

“La Bomba”, è un pezzo con un beat molto classico ed un ritornello piacevole all’ascolto, le strofe sono di ottimo livello, malgrado la prima è influenzata dal dialetto che può far storcere il naso a chi non apprezza il genere.

Anche “Brividi”, come si sente già dal beat, è un pezzo che tende al conscious rap e le strofe sono interpretate mettendo a proprio agio l’ascoltatore con un grande uso di metafore. Il ritornello però non è il massimo, forse anche perchè le due strofe sono di un livello incredibile, talmente alto da far sfigurare il resto. Inoltre, a parere personale, bisognava lasciar scorrere la base in modo da far “commentare mentalmente” l’ascoltatore per rendersi conto del livello poetico raggiunto nel pezzo.

“Elementi”, a livello di beat, è tritolo puro, completamente diverso da ciò che abbiamo ascoltato fin’ora, pezzo dedicato agli elementi delle discipline hip hop, un ritornello che ti trasporta, il tutto condito con vari scratch che rendono il pezzo di un livello pazzesco, oserei addirittura paragonarlo ad un nuovo “Più forte delle bombe” dei Colle der Fomento.

In “Tv Prive’” si trova un altro genere di beat, uno di quelli che ti fanno fare su e giù con la testa senza accorgertene. Il pezzo è uno storytelling di alto livello, inoltre a fine pezzo troviamo un altro skit preso da un film, stavolta “Basilicata coast to coast”.

“Istinto” è un remix. Ritorniamo ad una base molto forte, un ritornello pazzesco e strofe anche qui di livello altissimo. Ciò dimostra che mc e produttori hanno lavorato al disco con grande maturità. Il pezzo, come detto, proviene dal passato, in quanto già esiste una versione sul beat di Dj Manueli che venne pubblicata da Manueli stesso nel settembre del 2011 (Link:http://www.youtube.com/watch?v=z1gaZWI3X98)

Con “Costanti Relative”, si ritorna ad un beat molto rilassante, con le classiche voci picchate ed un sample molto bello che dimostra la grande preparazione del produttore. Anche qui una grande maturità nei testi, dimostrazione di come il gruppo ha voluto strutturare i testi per non risultare mai banali.

In “Happiness”, di cui è stato fatto anche un video, troviamo un beat abbastanza allegro e le strofe sono un costante altalenarsi tra situazioni felici e un po’ stressanti creando un gioco di forme, ad esempio mettendo a paragone il buono del caffè con la tazzina che scotta. Gli artisti vogliono descrivere quanto poco ci vuole per essere felici, il pezzo è fatto per far appassionare l’ascoltatore e ci riesce benissimo.

In “Quinta Dimensione” troviamo i primi feat, ovvero i calabresi dei Kalafro, anche qui un beat molto bello e semplice, il tema è la musica ed è anche qua trattato con grande maestria, il ritornello è affidato a Easy One che come sempre non ne stecca una.

L’interlude segna una pausa, come un “fine primo tempo”, che ti fa ragionare su ciò che hai appena sentito.

Nella seconda parte, a rappresentare Catania troviamo la cantante Carla Basile mentre da Torino Raige e Rayden. Il pezzo tratta un classico tema amoroso, gli Etna Riot ancora una volta promossi a pieni voti così come Raige, Rayden bravo, ma a mio parere poteva fare molto meglio visto che sono temi già trattati da lui in passato e più di una volta ha tirato fuori delle perle. Nel ritornello Carla Basile: non avevo la più pallida idea di chi fosse, ma una voce del genere non mi era mai capitato di sentirla! Praticamente perfetta nel prendere le note e per quanto il livello degli mc sulla traccia fosse alto, lei li oscura col ritornello.

“Il peso sullo stomaco” vede il featuring con il noto mc e freestyler Noema. Il pezzo principalmente tratta della disinformazione e dello squallore presente nella società odierna. Gli mc dimostrano di saper scrivere con enorme saggezza, ad un certo punto si sente anche la voce, ovviamente campionata, del nuovo ministro della cultura siciliana, ovvero il maestro Franco Battiato (per chi non conoscesse la canzone da cui è tratta cerchi “Bandiera Bianca”).

In “Alla Deriva” come ospite troviamo Mirko Miro, in forma come al solito, che si concede una Strofa come al suo solito (la S maiuscola è voluta). Non sfigurano neanche gli altri mc sulla traccia, il beat invece ripercorre i fasti old school. Anche in questo pezzo sono presenti degli scratch provenienti da vari film.

Passiamo a “Benvenuti a Wonderland”,  beat raffinato e ben lavorato, le strofe vogliono far capire che il mondo in cui viviamo ora è sbagliato, come se fosse invertito. Da notare anche le numerose citazioni a cartoni animati.

“Song For You” comincia con uno spettacolo dei Progetto 23 e vede il feat di Diskarex. Ci troviamo in presenza di un beat molto lento e rilassato che aiuta l’atmosfera conscious del pezzo.

“Sulla Scena Rap” ha un beat molto “violento” rispetto ad altri e i testi sono molto arrabbiati. E’ un fanculo all’invidia e a tutto lo schifo che c’è intorno a questa musica oltre che alla poca umiltà di certe persone che la popolano.

Con “Il tempo non regala un’ora” si torna ai beat rilassanti. Grazie all’impostazione delle strofe, come se fossero delle lettere, il pezzo risulta molto riflessivo, con un bel ritornello anche se, forse se il beat fosse stato lavorato con alcuni accorgimenti diversi, avrebbero potuto richiamare anche qui Carla Basile.

Nel outro dopo un bel interludio musicale troviamo uno skit preso presumibilmente da un film (del quale però no vi so dare notizie).

Il disco nel complesso è un lavoro direi superlativo, con argomenti trattati nel modo migliore possibile, dei beat pressoché perfetti, dei feat azzeccati quasi per la totalità del disco, una cura dell’audio ottima. Inoltre, anche se vi sono 19 tracce, grazie al numero di argomenti trattati l’ascolto non pesa assolutamente.

– A.T.




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