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Blue Virus – Intervista

1) Ciao Blue Virus! Come nostra consuetudine apriamo l’intervista con la classica domanda di presentazione: per chi non ti conoscesse, chi è Blue Virus? Come hai iniziato e perché? Qual è il significato del tuo nome?

Blue Virus è colui che ti sorride ma studia come deriderti. Antonio è un 23enne normalissimo, nato e cresciuto a Torino tra gioie, dolori, frustrazioni, amori sfumati ed occasioni sprecate. Ho sempre ascoltato musica, fin da piccolo in casa inscenavo esibizioni con un microfono della Chicco (nessuna gag, tutto vero). Al rap mi ci sono avvicinato intorno al 2002 in seconda/terza media, quando un amico mi fece ascoltare dischi del periodo. Preferirei stendere un velo pietoso sul perchè io mi chiami così, mi piacerebbe conservare una piccola percentuale di dignità.

2) Tu sei di Torino, una delle capitali del rap italiano. Com’era qualche anno fa? Com’è oggi?

La situazione torinese, fatta eccezione per pochissimi elementi, non mi piace per niente. Sono asociale dal giorno zero, ma tolto il discorso di non farmi vedere alle serate supportando la scena (anche perchè, cosa c’è da supportare?) per emergenti come me è davvero difficilissimo se non impossibile potersi ritagliare uno spazio.
Il pubblico di nicchia qua è un cimitero, non a caso le serate più divertenti a cui sono andato (per suonare e non) le ho passate tutte in altre città, prevalentemente Milano e Roma, guarda caso. La scena di qualche anno fa non l’ho vissuta, quindi non saprei dirti.

3) Molti ti etichettano come rapper “disagiato/depresso” che vuole fare solo questo tipo di musica. Tu cosa ne pensi? Sei d’accordo o c’è dell’altro e vorresti trasmettere un altro messaggio? Nei prossimi lavori manterrai questo stile o vuoi sperimentare altro?

Questo concetto del “disagio” è ormai diventato un marchio di fabbrica. E’ quasi comico vedere come un sacco di persone, che non sanno realmente di che cosa io stia parlando o del perchè io mi dia del disagiato, usino questa parola o questo modo di fare un po’ come… Una moda… Un po’ come quando hai 15 anni ed inizi a fumare perchè i tuoi amici lo fanno. Il mio è un discorso strettamente musicale: che poi io per certi versi sia così anche nella vita reale è un’altra cosa ma nella musica mi piace dare immagini che creino un impatto forte ed istantaneo, per quanto macabro sia. Avviene tutto in maniera naturale, diciamo che i problemi della vita spesso e volentieri li riversi in cose che non ti aspetteresti mai. Nel mio caso accade nella musica che faccio. La pesantezza delle cose dette, ovviamente, varia di pezzo in pezzo: dalla tematica del brano, al beat e un sacco di altri fattori.

4) Tutti sappiamo che collabori con un grosso della scena romana come MadMan, com’è lavorare con uno come lui? Come vi siete conosciuti?

Ci siamo conosciuti nel 2007 tramite Esse-P, suo vecchio amico/socio pugliese, che fatalità faceva l’Università proprio qui a Torino. Ai tempi avevano fatto uscire un ep assieme ed io ne acquistai una copia dallo stesso Esse-P. Col tempo siamo diventati amici e di conseguenza ho iniziato a legare anche con Mad. L’anno successivo abbiamo effettivamente iniziato a collaborare tra progetti miei/suoi. Quindi ti posso dire che è ipernaturale fare i pezzi con lui, se solo non fosse che ogni volta devo andare in analisi perchè mi seppellisce nelle strofe.

5) Quali sono i tuoi idoli nella scena rap (nostrana e non)? Con chi ti piacerebbe collaborare?

Domanda difficile, non vorrei iniziare con la lista della spesa… Un po’ come dirti con chi vorrei collaborare in futuro, sarebbe arduo scegliere.
Sai cosa? Non è che io abbia un rapper preferito, va tutto molto a periodi; magari c’è quella cerchia di persone che ascolto e con cui vorrei collaborare ma non saprei darti un nome secco, purtroppo.

6) Cosa ne pensi della scena hip hop italiana? Quali sono i pregi e quali i difetti?

Non sempre chi è capace a rappare è colui che vedi in tv o con un contratto discografico vero e proprio. In ogni città si nascondono delle realtà interessanti, che meriterebbero anche più spazio di alcuni idioti sovraesposti.
Il pregio in tutto questo è che negli ultimi anni l’interessamento verso il genere è aumentato in maniera disarmante, ma trovo ridicolo quando un ipotetico 14enne, totalmente incapace, in mezz’ora scriva/registri/pubblichi su YouTube uno scempio in rima. Sono situazioni incontrollabili.

7) Parlaci dei tuoi progetti futuri. Puoi anticiparci qualcosa? Con chi hai in mente di collaborare? La serie di “Voci Street Album” continuerà o il 3 è l’ultimo episodio? Hai in progetto un album ufficiale?

“Voci – Street Album 3” chiude una trilogia iniziata nel 2010, non avrà seguito. Quest’ultimo capitolo non doveva neanche esistere in origine: dopo una serie di progetti saltati per svariati motivi, mi sono ritrovato una 30ina di pezzi inediti sul pc, così per evitare di farli ammuffire ho deciso di editare un po’ il tutto selezionando featuring e quant’altro. Mi sta dando molte più soddisfazioni di quante me ne aspettassi e la cosa mi fa piacere.
Il disco ufficiale sì, arriverà nel 2013 e non sarà nemmeno l’unica uscita del prossimo anno. Prima di quanto voi immaginiate uscirà un progetto parallelo totalmente inedito, realizzato con un amico. Ci abbiamo messo davvero poco a scriverlo/registrarlo e lo stiamo già chiudendo, ma ora come ora non voglio svelare altro senza le dovute certezze in saccoccia.
Seguite le mie goffe gesta e godetevi ancora per un pochetto “Voci – Street Album 3”.

8) In conclusione, fai un saluto alla pagina e a chi ci segue.

Grazie ai ragazzi del blog per l’attenzione dimostrata e un abbraccio virtuale a tutti quelli che mi seguono! Pace.

Info e contatti artista:

Sito: http://www.bluevirus.altervista.org
Facebook: http://www.facebook.com/bluevirusfb
YouTube: http://www.youtube.com/bluevirustv
“Voci – Street Album 3” in freedownload: QUI




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