Hiphopmn

Fobia – Intervista

1) Ciao Fobia, iniziamo con la classica domanda per gli emergenti: Chi è Fobia? Come hai iniziato a rappare e ad avvicinarti a questa cultura? Qual è la tua più forte “fobia”?

Fobia è la voce delle paure che affliggono ogni individuo, e col rap cerca di suggerire delle soluzioni e di colpire tali “fobie”. Non a caso nei miei testi parlo spesso della volontà di superare limiti, e di guardare sempre verso il cielo.
Mi sono avvicinato al rap all’età di 11 anni dopo aver ascoltato ‘California Love’ di Tupac e Dr Dre; qualche anno dopo, a 17, ho iniziato a scrivere le prime liriche, e a dimenarmi nel freestyle con gli amici per i vicoli della provincia.
La mia più grande fobia è quella di rimanere solo, di non poter più contar su un abbraccio, un ascolto, un affetto. La solitudine è una morte interiore. Equivale a non esistere.

2) Tu provieni dalla provincia di Bari, come si è sviluppato il rap locale fino ad oggi? Ritieni ci siano nomi particolarmente validi ancora da scoprire per i fruitori di questo genere musicale?

La provincia barese è sempre stata una fucina di talenti nell’ambito hip hop. Non mi piace fare nomi, anche perché mi limiterei a fare quelli di gente con cui collaboro o che mi è amica da tempo.
Preferirei, anzi, invitare il ragazzo che si avvicina alla cultura hip hop di guardarsi intorno per cercare dei modelli, ancor prima di andare oltre i confini. Solo così potrà scoprire la realtà feconda, e fedele ai canoni, del rap barese, molto spesso sottovalutata e ignorata.

3) Ascoltando il tuo album “Domani” notiamo che in quasi tutti i pezzi ci sono strofe o ritornelli rappati in inglese, c’è un significato dietro o è semplicemente una scelta artistica?Come mai il nome “Domani”?
Allora: le strofe sono in italiano, ritornelli, hook, bridge, ecc.., in inglese. Le ragioni di questa scelta sono molteplici: l’inglese è la lingua più musicale al mondo, e anche la parola più banale come LOVE suona molto meglio della parola AMORE. Provate a sostituire nel mio ultimo singolo, ‘Ode’, “il mio battito è il beat del mio rap” anziché “My heartbeat is my rapbeat”, e capirete cosa voglio dire!! Inoltre, l’uso di ritornelli in inglese ha permesso la diffusione di alcune mie tracce fuori dai confini nazionali…quindi, why not!?!?
“Domani” è il titolo che meglio poteva rappresentare una situazione spiacevole che ho vissuto alcuni mesi fà e dalla quale, nonostante tutto, son riuscito ad uscirne fuori avendo lo sguardo, appunto, già volto al domani. Per andare avanti si fa così..

4) Com’è nato il brano Freedom con K – Ant? Da cosa dovete liberarvi?

‘Freedom’ nasce da una riflessione sulla mia/nostra condizione: molto spesso ci sentiamo liberi, ma lo siamo veramente?!? “Neanche libero di scegliere il nome mio / neanche libero di scieglierti come Dio”. La nostra libertà è sempre soggetta a scelte altrui, anche ininfluenti, ma ci sono e non sono dettate dal nostro ego. Più che è un invito a liberarci da qualcosa, è una “preghiera” per riottenere la nostra totale libertà (“Gimme my freedom..”), fuori da falsi moralismi, ideologie, e qualsiasi altra cosa possa influenzare le nostre azioni. Per cui non ci stiamo liberando da qualcosa, stiamo “solo” rialzando il capo.

5) Quali sono i tuoi idoli presenti sulla scena nostrana? E quali sono invece i tuoi idoli made in USA? Ci sono artisti con cui un giorno vorresti collaborare?

Il mio idolo nel made in Italy è Bassi Maestro a cui ho aperto il live nel 2006 e nel 2007 durante la manifestazione JUMP tenutasi a Terlizzi (BA).
Di americani potrei snocciolare qui un elenco infinito. Mi limiterò a Tupac e Notorious: senza la loro musica e il loro mito, il resto non avrebbe avuto senso.

6) Come vedi l’esplosione del rap in TV?Ci sono aspetti positivi in esso oppure si è semplicemente portata su un palco di MTV una cultura non fatta per i grandi palcoscenici?

Allora: l’hip hop merita la visibilità giusta affinchè possa piantare definitivamente per proprie radici in Italia. E’ giusto che i media se ne occupino, ma non è giusto sottrarlo ad altre realtà. Mi spiego: lo Spit Gala è ok, ma mi piacerebbe assistere a una selezione nazionale in varie province per arrivare alle finali su MTV. Modello Tecniche Perfette e 2theBeat.

7)Come ti vedi da qui a 5 anni?Spiegaci i tuoi progetti futuri!

Tra 5 anni vorrei ricordare quel ragazzino di 17 anni che abbozzava le prime rime, chiudere gli occhi e dirgli “ce l’hai fatta!”.
I progetti futuri non posso svelarli, ma assicuro il solito rap di Fobia: concetto più suono.

8)Salutaci!!!

L’hip hop è morto?!?!? Col c****
Un pugno sul petto per tutti quelli che lo spingono, lo vivono, lo sono, come voi!

Contatti:

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