Hiphopmn

Endi – Intervista by HipHopMN

Endi – Intervista by HipHopMN

Endi

1) Ciao Endi! Ti diamo il benvenuto sul nostro portale Hiphopmn. Per iniziare ti chiediamo una breve presentazione: chi è il rapper Endi, come ha iniziato ad appassionarsi al rap e fare le prime rime e a cosa punta con la sua musica?

Ciao. Sono un ragazzo che ha iniziato ad appassionarsi alla cultura hip hop all’età di 15 anni. Fin da subito sono rimasto affascinato dai valori che appartengono a questa cultura e che mi sono stati trasmessi come il rispetto, la pace, l’integrazione, l’amore e l’unione, credo che tutto questo abbia influito maggiormente, visto che ero un ragazzino molto chiuso ed emarginato. Ho iniziato a muovermi subito con il writing da cui è nata la mia tag “endi”, poi però ho scoperto il rap e ho iniziato a scrivere le prime rime. Con il rap ho trovato il giusto modo per comunicare e buttare fuori quello che avevo dentro e mi aiuta ancora oggi. Scrivere è vitale. Il motivo perchè ho iniziato a fare il rap è per dare sfogo alle mie emozioni, alle mie paure, alle mie gioie e tutto ciò che riguarda il mio stato d’animo e la mia personalità. Con la musica vorrei arrivare a più gente possibile sperando di lasciare qualcosa di profondo.

2) Il giorno 6 uscirà il tuo nuovo singolo “Speciale” che anticipa il tuo prossimo disco “Sognando ancora”. Cosa dobbiamo aspettarci da questo singolo? E in generale da tutto il disco? Puoi anticiparci qualcosa?

E’ un disco molto vario nella scrittura e musicalmente. Ho cercato di aprirmi il più possibile facendo il giusto mix tra le forme della mia personalità. E’ stato molto influenzato dal mio stato d’animo. Per quanto riguarda il singolo “Speciale” è un brano d’amore, diverso da tutti gli altri brani d’amore che ho fatto fino ad ora. L’unica cosa che lega tutti i miei brani che parlano d’amore è che sono tutti brani tratti da storie che ho realmente vissuto. Non riuscirei a scrivere una canzone d’amore senza aver vissuto il sentimento.

3) Leggiamo che il disco conterrà diverse collaborazioni, tra cui alcune con esponenti della scena rap italiana come Nerone, Rayden, Amir, Diluvio. Come sono nate queste collabo?

Le collaborazioni sono nate per l’amore della musica. Sono nate in maniera molto naturale, gli artisti che hanno partecipato sono tutti artisti che stimo musicalmente di cui prima di tutto sono fan. Non volevo avere la collaborazione soltanto per avere il feat e quindi il nome, ma ho scelto queste collaborazioni con molta cura cercando di metterli nel giusto contesto. Ho presentato il progetto nei migliori dei modi uno ad uno ad ogni artista e sono contento che fin da subito hanno contribuito con la loro professionalità a realizzare al meglio tutto il concept musicale.

4) E invece quella con Daniele Vit, ultimamente visto sempre meno collaborare con rapper italiani?

Daniele Vit è un grande artista con una voce bellissima. Una delle migliori voci che abbiamo in Italia, riesce a trasmetterti quell’intensità e quell’emozione che in pochi sanno fare. Anche con Daniele la collaborazione è nata come tutti gli altri, quando gli ho presentato il provino del brano è stato bello, gli è piaciuto e così ha deciso di partecipare e ha realizzato qualcosa di veramente spettacolare.

5) Rispetto al tuo precedente disco “Ci vorrebbe la felicità”, cosa troveremo di diverso per quanto riguarda magari tematiche e sonorità?

Sia le tematiche che le sonorità sono molto diverse. Ogni album ha una storia a sé. Chiaramente le tematiche cambiano perché vivi nuove situazioni e nuove emozioni. Poi di mio mi piace cambiare molto e fare cose nuove e non troppo simili a cose che ho già fatto, certo si può riprendere qualcosa, ma poi sono dell’idea che bisogna rinnovarsi in base anche alle situazioni nuove che si vivono.

6) Parlando sempre del precedente disco, che riscontri hai avuto? Sei soddisfatto dei risultati ottenuti?

L’album precedente “Ci vorrebbe la felicità” è stato molto importante. Mi è servito per capire molte cose, mi serviva per capire molto se potevo fare il rap sul serio oppure no. Ho avuto un buon riscontro a livello locale e anche al di fuori e questo mi ha permesso di mettermi a lavorare al mio nuovo album dove la crescita si sente parecchio. “ci vorrebbe la felicità” è un album che era stato fatto non per vendere o altre cose simili, ma per un conto personale con me stesso e il fatto che molte persone si sono riviste in diverse canzoni presenti nell’album per me è stata una bella soddisfazione.

7) Invece con questo nuovo progetto che ambizioni hai? Come immagini i riscontri?

Spero di ottenere dei riscontri positivi e che la mia musica possa arrivare a più gente possibile.

8) In generale cosa ne pensi della scena rap italiana attuale? Quali sono i pregi e i difetti e cosa cambieresti se potessi?

Sono un amante del rap italiano, ho sempre cercato di ascoltare molto senza fare distinzioni se è commerciale oppure no. Questo non mi è mai interessato ho sempre cercato di mettere in primo piano la musica fatta bene, che sia il più famoso di tutti oppure il più sconosciuto. Spesso questo la gente se lo dimentica, si dimentica della musica e delle canzoni. Ecco secondo me questa cosa di cercare di sminuire sempre il lavoro o il progetto di un artista non è Hip Hop.

9) L’intervista è conclusa. Ti salutiamo e puoi usare questo spazio per fare un saluto a chi ci segue e/o dire quello che vuoi.

Lascio qui i miei contatti social dove poter rimanere aggiornato sui miei movimenti: FacebookYouTubeInstagram




Condividi con:

FacebookTwitterGoogleTumblrPinterest

Scrivi un Commento