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Intervista al progetto “BeatmaKings”!

Intervista al progetto “BeatmaKings”!

hhmn1Benvenuti su Hiphopmn! Il vostro progetto, “BeatMakings”, è particolare e sicuramente molto intrigante, come è nato? Quanto tempo ci avete messo per renderlo realtà?

Ciao ragazzi,

Si può dire che #beatmaKINGS abbia preso vita da sé. Mi spiego meglio: la passione per questa disciplina ci ha portato nel corso degli anni ad entrare in contatto con un sempre maggior numero di beatmaker in gamba.

Vedendo cresce anche il numero di beatmakers facenti parte del nostro collettivo, abbiamo pensato di celebrare il lavoro di questi due anni con una compilation di strumentali d’autore, in cui oltre agli artisti di Hashetic partecipassero realtà amiche e che credessero nel nostro operato.

La realizzazione è stata impegnativa, sia dal punto di vista fisico che psichico/energetico: con un così alto numero di partecipanti , anche il più piccolo ritardo di ognuno ha contribuito notevolmente al dilungarsi dei tempi. Ciononostante non è mai venuta a mancare la determinazione nel portare avanti il progetto, al punto che oggi siamo fuori con un tape curato nei minimi dettagli  che sta ricevendo feedbacks super positivi!

34 beatmakers è un numero decisamente molto alto: in base a quali canoni avete scelto i protagonisti del progetto?

Il beatmaking italiano ha subito una forte evoluzione negli ultimi anni, e non mancano certo produttori validi. Non potendo coinvolgerli tutti abbiamo inoltrato l’invito a quelli che hanno suscitato maggiormente il nostro interesse negli ultimi tempi, chiedendo loro di suggerirci ulteriori beatmakers ritenuti all’altezza.
Inoltre abbiamo pubblicato la notizia del “work in progress” su Beatzcat, una realtà con cui condividiamo questa passione e che si sta affermando come punto di riferimento per gli amanti del beat.
Qualcuno ha a malincuore declinato per motivi personali, altri sono rimasti entusiasti dalla bozza del progetto, da cui traspare una seria dedizione verso la disciplina.
Credo che questo amore per il beatmaking autoriale, unito alla visibile determinazione nel promuoverlo abbiano portato  figure leggendarie come Jad, Iceone, Esa e Mastafive a partecipare con entusiasmo!

Puntate ad un suono classico ed omogeneo oppure avete preferito un risultato più vario ed eterogeneo?

BeatmaKINGS è un progetto vario, ma omogeneo.

Strano a dirsi  ma nonostante la grande varietà di generi presenti  c’è un forte comune denominatore che è la ricerca musicale, manifestata sotto forma di sperimentazione e  innovazione ma anche nel rendere emblematico il suono tradizionale.
Si passa molto piacevolmente dall’elettronica al suono della Golden Age, dal Nu Soul al Jazz Hop e al Funk , dal Trip Hop alla Trap accompagnati talvolta dai synth più graffianti, talvolta da delicati samples editati a puntino.

Per riuscire a mettere d’accordo così tante teste ci sarà voluto sicuramente molto impegno. C’è qualche aneddoto che volete raccontarci su uno dei 34 produttori?

Effettivamente non è stato facile, soprattutto perché puntavamo a fare le cose per bene.
Gli aneddoti riguardano i due grandi assenti di questa compilation, entrambi per motivi di salute (ad oggi fortunatamente risolti)
Il primo è il grande Sodo Studio (Speaker Cenzou) che è parte integrante della famiglia e che avremmo voluto a tutti i costi a causa della grande stima che proviamo nei confronti del suo stile di produzione.
Il secondo è Matteo Bernacchi aka Dj Shocca, che si era detto seriamente interessato al progetto ma è stato impossibilitato a partecipare. Saremmo stati onorati di avere in tracklist una di quelle sue strumentali, emblema del boom bap italiano.

Avete avviato una campagna su MusicRaiser per la stampa di un doppio vinile di “Beatmakings”. Sul crowdfunding nella musica sono state espresse svariate opinioni, voi cosa ne pensate?

Rivolgerci a Musicraiser (partecipate numerosi alla campagna! QUI)  è stato un passo naturale successivo alla scelta di stampare il doppio vinile.
Purtroppo le etichette che si occupano della stampa dei vinili hip hop non hanno avuto possibilità di essere chiare sulle tempistiche di stampa, per quanto fossero molto interessate al progetto.
Il mercato del vinile è in grande crescita e di conseguenza è cresciuta la mole di lavoro per queste realtà, con un drastico dilungamento delle tempistiche.
Avendo aspettato parecchi mesi per la pubblicazione, abbiamo deciso di stringere i tempi e muoverci di crowdfunding, che può essere l’arma vincente una volta che il pubblico si sia reso conto dell’epicità di questo progetto!

In generale pensiamo che il crowdfunding possa essere la soluzione per quelle realtà indipendenti che non dispongono di grossi budget.

Ultima domanda, su un tema a cui tengo parecchio.
Nonostante i tempi che corrono la figura del Beatmaker è ancora oggi sottovalutata e bistrattata da molti neofiti del genere. Pensate che un progetto di questa portata possa essere un ulteriore, importante, rivalutazione per il ruolo dei produttori, anche e soprattutto per le figure più giovani?
Vi auguriamo ogni bene per la buona riuscita del progetto.

Assolutamente.
Siamo anzitutto convinti che la disciplina del creare strumentali sia ogni giorno sempre più sotto i riflettori, andando a braccetto col rap che oggi ha raggiunto il mainstream.
Col nostro lavoro vogliamo divulgare non il ruolo del beatmaking in generale, ma quello  di un certo tipo di beatmaking, quello d’autore.
Per una volta, vogliamo che al mainstream arrivi musica di assoluta qualità ma per arrivare a ciò il cammino è arduo: bisogna anzitutto instaurare nella coscienza collettiva quel buon gusto che solitamente manca alla grande massa ed è proprio invece delle piccole nicchie ed è questo il momento storico giusto per farlo.

Siamo certi che la perseveranza, la dedizione, l’impegno e l’amore che trasudano dal nostro operato tocchino sempre più il cuore della gente – anche dei neofiti – portandola a cogliere gli aspetti culturali che ci sono dietro alla creazione di un beat, aldilà della semplice orecchiabilità.

Per conoscere meglio i nostri intenti ed il modo di agire vi invitiamo a visitare www.hasheticfrontrecords.com

Tanto amore per HipHopMN, che ha ben chiaro il nostro spessore e ci supporta  dal giorno zero!

One love!




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