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Intervista – Don Diegoh & Ice One

1) Ciao Don Diegoh, ciao Ice One: grazie a entrambi per la disponibilità! Latte & Sangue, vostro primo disco assieme, è uscito venerdí 9 ottobre: come nasce la vostra collaborazione e quindi questo disco?

DD: Ciao, tutto nasce due anni fa prima sul web e poi on stage. Amicizia e rispetto reciproco, passione e comunità di intenti hanno permesso che lavorazione di “Latte & Sangue” andasse a buon fine nel migliore dei modi.

2) La sinergia tra voi due suona perfetta: è frutto di adattamento dell’uno all’altro o vi siete trovati sulla stessa lunghezza d’onda fin da subito?

DD: C’è voluto un po’ di tempo – come è giusto che sia – prima di trovare la strada maestra e inanellare i pezzi.

Iceone: Abbiamo solo capito piano piano come interagire. Abbiamo creato un linguaggio comune sia sonoro che comportamentale per capirci meglio, soprattutto molta comunicazione realistica e sincera.

3) Ascoltando il disco ho avuto l’impressione sia un lavoro che miri più alla genuinità che all’innovazione: era questo l’obiettivo cui puntavate?

DD: Puntavamo ad essere “Noi”, fondamentalmente. Delle volte mi sfugge il significato di ‘innovazione’. Se con questo termine si intende l’esigenza di rappare su beat ultra-moderni copiati dagli Usa e scrivere cazzate la mia risposta è “No, grazie”. Se invece si intende la volontà di spingersi più in la’ con tematiche e arrangiamenti, allora questo disco ha con sé un bagaglio di innovazioni a mio parere. Trovo le musiche di Seby non solo al passo coi tempi, bensì futuristiche per certi versi.

Iceone: la genuinità è la base di questo album come di tutte le cose fatte finora insieme o separatamente. L’innovazione è un obiettivo che non può essere di per se perseguito come finalità dell’ arte in generale o della musica in particolare. E’ semplicemente un attributo della musica. Quando questo avviene prende varie forme ma non si può pianificare. L’innovazione semplicemente accade, in latte & Sangue idealmente ho cercato di creare un sound che possa essere compreso da tutti, una sorta di metalinguaggio che potesse contenere suggestioni della golden age ma anche del futuro.

4) Don Diegoh, Ice One appartiene evidentemente a una scuola differente dalla tua, dal punto di vista geografico e, soprattutto, cronologico: è stato facile lavorare con lui nonostante questo distacco?

DD: Ho vissuto dieci anni a Roma, inoltre sono cresciuto con la musica di Seby. Per certi versi, è come se lo conoscessi da sempre. La differenza di età è stata un valore aggiunto, più che un limite, grazie alla grande disponibilità di Ice One. Per cui, si, è stato facile.

5) Ice One, dopo 20 e più anni di onorata carriera hai deciso di rimetterti in gioco collaborando con un artista decisamente più giovane: cosa ti ha spinto a farlo?

Iceone: La questione anagrafica per me è irrilevante, l’età è la cosa che meno mi interessa quando incontro persone nuove. La cosa che però mi ha spinto a lavorare insieme a Diego è stata quella vena di follia e genialità che spesso tira fuori ai live con i suoi freestyle. Il fatto che non scrive i testi su carta ma che li scrive nella sua testa, te ne potrei dire mille…

6) È in programma un tour per far sentire il disco in giro per la penisola?

DD: Quanto è brutta la parola “tour”, ahahah! Ad ogni modo si, dal 12 novembre saremo in giro in lungo e in largo per presentare “Latte & Sangue”, qui le prime date:

12 novembre – La Mesa, Vicenza
13 novembre – Boom Box, Brescia
14 novembre – Csoa Gabrio, Torino
20 novembre – Terminal, Macerata
21 novembre – Geko, San Benedetto del Tronto
04 dicembre – Napoli – tba
06 dicembre – Tesla – Molfetta
05 dicembre – Lab 61, Lanciano
11 dicembre – Newroz, Pisa
12 dicembre – Chupito, Bellinzona
19 dicembre – Sottotetto, Bologna
20 dicembre – B-Side, Cosenza

7) Per questo particolare disco avete avuto fonti d’ispirazione precise?

DD: La vita.

Iceone: A livello sonoro la mia fonte di ispirazione è sempre il funk in tutte le sue forme.

8) Possiamo sperare in un’ulteriore collaborazione tra voi due in futuro o credete di aver già dato quel che potevate dare assieme?

DD: Ogni disco è un inizio.

Iceone: Questo disco è sicuramente qualcosa di grosso per noi, di sicuro è un incontro che sta dando i suoi frutti, a livello umano e artistico. Personalmente penso che possiamo spararla ancora più grossa.

9) Qual è il ricordo più dolce del periodo in cui stavate producendo e scrivendo Latte & Sangue?

DD: Ci sono tanti bei ricordi. Tutto può essere riassunto sotto l’aspetto dell’amicizia che ci lega e che si è fatta giorno dopo giorno più solida in fase di lavorazione e successivamente.

Iceone: Non ho il palato per i ricordi dolci, alla fine sono un rudeboy. Pero’ di ricordi belli ce ne sono tantissimi. Tra i tanti il momento in cui mandavo i pezzi finiti a Diego, che spesso venivano abbastanza ribaltati rispetto alla versione di partenza..

10) Riprendiamo un attimo una frase di Diegoh in “Lascia”: “Se puoi esci di casa pure con la pioggia e i tuoni, perchè più stiamo sul web, più ci sentiamo soli”.

Oggi internet è entrato effettivamente nella vita di tutti, così come è entrato nel mondo del rap. Cosa pensate di questa cosa ?
E soprattutto, prima un pezzo poteva essere spinto solo portandolo live, ora con youtube è tutto più facile, ma il contatto con il pubblico è più distante: vi manca un po’ la genuinità di qualche anno fa? 

DD: La genuinità rimane, anche se i tempi cambiano. Tengo molto a quella rima, perché in qualche modo la presenza degli altri è fondamentale per condividere esperienze reali piuttosto che esperienze virtuali. Il web aiuta, ma non ci plasma. Sia io, sia Seby, preferiamo stare a contatto con gli altri e avviare dialoghi e confronti più che farci rappresentare da un profilo su internet.

Iceone: Internet è solo un mezzo,pe rò delle volte sta troppo in mezzo. Se la rete fosse una persona, sarebbe una persona con tutti presupposti migliori per fare bene, ma che poi ha la somma di tutte le cattive abitudini di chi lofrequenta. Se devi far conoscere quello che fai e sai come muoverti arrivi a milioni di persone in poco tempo. Il contatto umano è sempre la base, se poi si usa internet per implementarlo ma non sostituirlo allora è il top.

11) Nel vostro ultimo disco c’è anche una canzone in dialetto: “Compà”.
Come ben sapete attorno al rap in dialetto si è sempre creata una certa ostilità, il semplice fatto di non capire i propri compaesani dà molto fastidio a tanta gente, che scarta a priori gli artisti che rappano esclusivamente in questo modo. Pensate anche voi che i rapper che fanno questo sbaglino sotto qualche punto di vista ?

DD: Io sono un gran fan del rap in dialetto. Da quello campano a quello romano, naturalmente anche per quello calabrese. Il dialetto è un idioma. Come tale va rispettato e sdoganato. Chi desidera esprimersi così ha tutto il mio rispetto, anche perché spesso si tratta di mc’s davvero ‘real’ come si dice in gergo.

Iceone: il pezzo in dialetto è stata una decisione unanime, va visto come tributo alla terra di Diego, un tributo ai posti dove è cresciuto.

12) In “Latte e Sangue” ci sono continui riferimenti a tutte le discipline dell’Hip Hop, ma soprattutto al Writing.
Quali sono i vostri writers preferiti?
Pensate che il Writing possa essere solo una disciplina Hip Hop, oppure anche un mezzo di rivalutazione sociale per alcuni quartieri degradati?

DD: I miei writer preferiti sono Deks, Jado, Wies, Iems, Beat, Heman, Chob. Il Writing è molto più che una disciplina Hip Hop.

Iceone: la lista dei miei writers preferiti è lunghissima. Il writing come dice Diego ha una sua dimensione, che per certi versi secondo me sovrasta anche il concetto di hip hop.
13) Il vostro rap racconta storie e sembra fatto esclusivamente per la gente, come dimostrano tanti pezzi del vostro ultimo album come “Latte e sangue”. Spesso, soprattutto in queste canzoni, parlate di problemi con la polizia; pensate che in Italia ci sia la giusta maturità per parlare alla gente di queste cose? O si corre il rischio di venire fraintesi ?

DD: Credo di si. Forse, tuttavia, è riduttivo affermare che si parli di ‘problemi con la polizia’. Si esaminano alcune dinamiche sociali, considerando che i soprusi non ci sono mai piaciuti.

Iceone: parlare di questi problemi delle volte è un urgenza, come lo si fa è un altro paio di maniche. Non facciamo ne sponsorizziamo campagne di odio, semplicemente denunciamo ciò che è inaccettabile secondo un inalienabile diritto di poter esprimere liberamente la propria opinione.

14) HipHopMN vi ringrazia per l’opportunità che ci avete concesso e vi augura il meglio per la vostra carriera! Saluti!

DD: Grazie a voi! A presto!

Iceone: Grazie!




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