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Manifesto – Intervista

1) Oggi intervisteremo i Manifesto (per chi non lo sapesse, gruppo formato da DragWan e Strike The Head) ; iniziamo con una domanda sui vostri inizi: come vi siete avvicinati alla cultura Hip-Hop e soprattutto cosa vi ha spinto a prendere la strada dell’MC piuttosto che quella del dj, o del breaker?

DragWan: Io mi sono avvicinato alla cultura Hip Hop nel 1995, grazie al passaggio in radio di Jump Around degli House of pain, da lì ho ricercato anche l’Hip Hop italiano e i primi gruppi furono Articolo 31, The Next Diffusion, Otierre, Neffa e Sottotono. In principio volevo fare il DJ, ma non avevo entrate economiche che potessero supportare le spese delle attrezzature, quindi cominciai a scrivere testi e nel frattempo dipingevo in giro con le poche bombolette che potevo permettermi.
Nel corso degli anni ho dipinto, rappato e collezionato dischi…ho anche tentato di ballare ma con risultati non proprio incoraggianti. Esprimere i miei pensieri e le mie emozioni tramite le parole è una cosa che mi dona benessere interiore e posso farlo tramite il Rap, anche perchè di base sono sempre stato timido specie nell’età dai 12 ai 25 anni.
StrikeTheHead: avevo 11 anni mio fratello ascoltava Beastie Boys, Public Enemy, Cypress Hill, ma anche Jovanotti e Articolo31, erano gli anni di One Two One Two in radio, io vivevo (e vivo tutt’ora) in un paese di provincia e non arrivava molto altro, ma quel mondo mi affascinava, dava modo a chiunque di dimostrare le proprie idee e la propria arte.
Mi sono avvicinato da solo, ovviamente senza saperne nulla e senza avere riferimenti precisi, poi a scuola incontrai un paio di amici che erano come me, un po’ isolati dagli altri, emarginati è una parola grossa, ma molto diversi. Non è come oggi che è una moda, tutti ascoltano il rap e tutti sono rappers, quando andavo a scuola ascoltavano tutti Gigi D’Ag (respect per carità) e ti guardavano male se vestivi largo. Facevano anche fatica a capire come facesse a piacere il rap definendolo “parlare su una base” quando andava bene.
Comunque incontrai ZETO un writer della mia zona, poi SMEMO e cosi’ via, mi passarono delle cassettine preziose come ODIO PIENO dei Colle Der Fomento, LA RAPADOPA di Gruff, 50mcs degli ATPC, Dietro il cancello dei GATEKEEPAZ e poi iniziai a cercarmi roba che andasse aldilà di quello che passavano in tele; insomma prima di cominciare ho cercato di assimilare e capire il mondo dell’Hip Hop, un mondo totalmente diverso da quello che avevo visto fino ad allora.
Musicalmente devo ringraziare infinitamente chi realizzava mixtape (e chi ancora oggi continua) come ATPC, DOUBLE S, WALTERIX, TAGLIERINO (Lil Cut) ecc.. vera diffusione di cultura musicale, altrimenti impossibile in Italia.
Quando hai a che fare con l’Hip Hop e la sua energia inevitabilmente ti vien voglia di provare tutto, e in realta’ ho cominciato come Writer, mentre cominciavo ad abbozzare le prime rime, poi ho provato anche con la breakdance (insomma! L’importante è divertirsi no?), e ultimamente mi sto dando da fare un po’ come Dj (parolone, in realta’ faccio una selezione musicale cercando di non strafare con i mix, sono un esecutore di brani insomma, dai!). La mia via comunque era quella dell’MC come principale predisposizione; era il mezzo che permetteva a un ragazzino timido, debole e più piccolo degli altri, di esprimersi e dimostrare la propria forza.

2) Passiamo subito a parlare del nuovo progetto che sta per uscire, l’album Manifesto: come è nato questo progetto? Sotto il video del primo singolo, prodotto da Lefty, avete comunicato che verrà stampato in vinile, ci potete dare qualche informazione in più?

DragWan: Il progetto nasce da una serie di live che portavamo in giro con Strike e Mastafive che ci ha “uniti”.
Facevamo i nostri pezzi solisti in un unico show, quando Masta ci consigliò di creare il progetto. Così abbiamo deciso di portare avanti il discorso Manifesto, prendendo il nome da un brano di Talib Kweli, dove nell’ultima strofa fa l’elenco dei punti da seguire per essere un buon M.c.
L’album sarà preceduto da un singolo su vinile 7″, contenente “Il tuo obiettivo è il sole” feat. Dj P-Kut e “Seriamente” feat. Noà. Del primo abbiamo già il video, mentre del secondo uscirà a breve in rete.
Strike The Head: il vinile è fresco di stampa quindi affrettatevi che sono a tiratura limitata copie numerate!! una soddisfazione incredibile!

3) Oltre a Lefty che ha prodotto il primo singolo, quali saranno gli altri produttori? Avete coinvolto altri Mc in questo progetto oppure vi sono poche collaborazioni?

DragWan: Possiamo solo dire che tutti i beat sono prodotti da un unico beatmaker e che l’album non vedrà featuring a parte una traccia dove saranno presenti dei nomi che stimiamo da anni e che ci hanno dato esempio. Il produttore è lo storico IceOne, oltre ad essere uno degli artisti che più stimiamo artisticamente è anche un fratello e amico.
Realizzare un disco sui suoi beat, per noi rappresenta qualcosa di molto importante, visto che siamo “Manifesto di una generazione” cresciuta con un determinato tipo di suono, quindi la sua firma è un po come un cerchio che si chiude. Per il resto ci saranno dei Dj per gli scratch: Dj P-Kut e Lil Bac. Questi sono gli unici nomi che mi sento di poter svelare.
Strike The Head: stavamo lavorando entrambi a dei nostri dischi solisti, ed entrambi stavamo lavorando con IceOne, abbiam deciso di unire le due cose fondere le idee che avevamo abbozzato, e il risultato è qualcosa che ci rende orgogliosi, è il nostro piccolo segno nella storia dell’Hip Hop in Italia un nostro contributo per una delle cose più belle del Mondo, ci abbiamo messo il cuore

4) Passando alla scena internazionale, da quali rapper vi sentite maggiormente ispirati? Se aveste la possibilità di farvi produrre una traccia da un produttore oltreoceano, chi scegliereste?

DragWan: Io personalmente adoro nomi come Common, A tribe called quest, The Pharcyde, Mos Def, House of pain, Everlast, Public Enemy, The Roots, Wu Tang e Cypress Hill.
Quello a cui mi ispiro molto, almeno per le atmosfere, è Common ma anche Everlast. Per il rap lascio fare all’istinto misto all’influenza di alcuni italiani come Ango Sprite, Lefty, Maury B… insomma gli m.c. che ho sempre ammirato da quando ero bambino e che ho avuto la fortuna di conoscere e frequentare.
Strike The Head: parlando in termini internazionali, penso che siano più i produttori a ispirarmi, perche’ i rappers che mi hanno sempre ispirato sono italiani e sono Deal, Maury B, Lefty, Ango Sprite, Danno, Masito, Esa, Lord Bean, Bassi Maestro, Tormento, Fabri Fibra, Inoki… sono tutti artisti unici che hanno contribuito a fare proprio uno stile, bisogna davvero prendere esempio e studiarli. Non è un caso che io abbia citato personaggi cosi’ trasversali, imparare a conoscere la differenza di approccio alle rime è fondamentale per crearsi uno stile personale..
Da chi mi farei produrre? Bhe se DJ PREMIER volesse propormi un beat io sono qua!

5) Torino è la vostra città, dove nasce la vostra musica e da dove prendete ispirazione. Nella scena della Black City, quali gruppi/singoli vi hanno ispirato e quali nomi meritano di essere citati?

DragWan: Sicuramente senza ombra di dubbio Gate Keepaz, Maury B, Lefty e Sab Sista. Essendo di Nichelino come loro non ho potuto non esserne influenzato. Per il resto mi piacciono molto anche Rata, Malva, Doggy, Pinzu, Kiffa, Pula+, Dj Double S, Zuli e altri nomi che in qualche modo mi hanno trasmesso un qualcosa da conservare dentro me.
Strike The Head: abbiamo la fortuna di vivere in un posto incredibile per l’Hip Hop in Italia, senza dubbio ogni nome che ha citato Drag, aggiungendo WALTERIX e LIL CUT, PRINCIPE e TSU, ATPC, TYRE e TOMMY, WILLY PEYOTE, LIL FLOW and “the Vella’s family”, RAYDEN, LIBO e LUDA, ASFVCK e anche la scena di CUNEO che sta sempre nell’ombra ma che merita di essere riscoperta, han fatto storia i KOMBATTIVI, LA LOGGIA, DOK e COMBRATEMPIO oggi spingono moltissimo RADIO RADE e DJ SPARK, e il duo di DJ, FACE 2 FACE aka Dj Kass e Dj Pregno, ognuno ha dato il suo contributo..

6) Torino inoltre ha ospitato grandi eventi nell’ultimo anno, basti pensare all’esibizione di PMD al compleanno di Walterix; cambiereste però qualcosa della scena Hip-Hop torinese?

DragWan: Si, mi piacerebbe ci fosse più unione, specie alle serate, alle jam e nei vari eventi che possono andare dal dj set al mega concerto super figo. Anche se ultimamente vedo che ci si sta muovendo verso questa direzione, grazie anche ad alcune vecchie e nuove leve della scena torinese.
Strike The Head: qualcosa sta cambiando, c’è sempre chi sta sulle sue, ma sempre piu’ collettivi iniziano a collaborare e a ritrovarsi per sana competizione e per confrontarsi in modo costruttivo, poi si sa che non è tutto rose e fiori, ma è parte del gioco.

7) Parliamo ora dei vostri lavori passati, ovvero Colpiscimi e Prima di Dormire. Come sono nati questi due album? Avete avuto un riscontro positivo dalla gente?

DragWan: Colpiscimi nasce come una raccolta di pezzi scritti nel corso degli anni dal 2008 al 2010, infatti ascoltando le tracce si può notare la differenza tecnica, stilistica e anche il timbro vocale.
Nonostante questo ha avuto un buon riscontro sia per quanto riguarda il download che per le copie fisiche (me ne son avanzate una ventina) se dobbiam parlare di numeri.
Parlando di soddisfazioni, ho vinto, perchè mi ha dato la possibilità di girare e conoscere gente nuova, vedere posti che non conoscevo e godermi determinate atmosfere anche con i miei compagni di viaggio, vivere e respirare Hip Hop.
La gente avverte positività in ciò che facciamo e molti dimostrano il loro riconoscimento anche tramite una birra insieme, due chiacchiere e una pizza.
Strike The Head: se consideri che Prima di dormire è uscito nel 2007 (con 3 anni di ritardo per problemi logistici aka studio che va a fuoco!) e che ancora oggi spacca (grazie alla pazienza infinita e alle produzioni fantastiche di MASTAFIVE), direi che è andata alla grande!
All’epoca aveva avuto già ottimi riscontri dalle recensioni e dal pubblico, sto pensando di ripubblicarlo su itunes.
Nel corso degli anni non mi sono mai fermato, anche se un secondo disco ufficiale non c’è stato ho realizzato 2 ep: “Disturbi del sonno” e “Amare non basta mai”, uno street album: “OnedayMaking” (scritto registrato e mixato in 24ore insieme a coolkitz), e un mixtape: “Curriculum Vitae” (raccolta di inediti e singoli di questi 15 anni di sub-underground).
Se parliamo di numeri e di guadagni invece, beh penso che potrei paragonarmi al crac parmalat!!

8) L’intervista è terminata, l’intero staff ringrazia i Manifesto per la disponibilità, salutate lo staff e i fans!

DragWan: grazie a voi e tutto lo staff. Pace e amore a tutti!
Strike the head: grazie a voi per la disponibilita’, e a tutti gli amici e gli appassionati che ci seguono da sempre! peace! Ed è solo amore se amore sai dare! (cit.)

Contatti:
– Pagina facebook: https://www.facebook.com/stilemanifesto?fref=ts




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