1)Ciao Nex, innanzitutto grazie per la disponibilità e per l’occasione che ci hai concesso. Per prima cosa, cominciamo dall’inizio: come ti sei avvicinato all’ambiente e hai iniziato a fare rap? Devi ringraziare qualcuno per questo tuo percorso?
Ho iniziato a metà anni novanta, all’ epoca il rap era una roba veramente underground. Anche se c’era Jovanotti in televisione che faceva il pirla, e gli Articolo 31 che facevano soldi a palate, noi vedevamo l’HipHop come qualcosa che non c’entrava niente con la cultura dominante. L’ unico che devo ringraziare (per avermi rovinato) è Gioielli , che grazie a soldi di dubbia provenienza aveva una quantità spaventosa di cd/vinili/cassette, comprava TUTTO.
2) Parliamo del tuo disco solista: “Come dio comanda”. Come hai scelto i featuring e come hai gestito lo spazio da dedicare a qualcuno che pensavi meritasse? E nella scelta dei produttori? A posteriori, sei fiero dei risultati in fatto di numero e accoglienza?
Ho fatto Come Dio Comanda volendo inserire tutti gli stili di rap che mi piace ascoltare, ho voluto mettere in questa cassaforte del tempo i miei gusti, in modo che in futuro potrò ricordare cosa ho ascoltato fino al 2013, penso di esserci riuscito e nonostante i diversi generi il disco ha comunque un suono coerente e sufficientemente compatto anche grazie ad ottime produzioni ed un missaggio curato da Shocca e me.
Nei featuring c’erano le persone che hanno vissuto con me questa avventura, ognuno ha migliorato il pezzo a cui ha lavorato, non ho voluto colleghi particolarmente famosi perché non volevo dare l’idea di voler i nomi grossi per forza, anche se in molti mi dovevano “il favore” per così dire, il tutto per la gioia della mia etichetta. Per quanto riguarda le vendite non ho idea dei numeri, ma sicuramente non sono cifre grosse, altrimenti me ne sarei accorto, credo.
Questo è un dramma nel momento in cui si vuole fare le cose a livello professionale, ma non facendolo come professione e non lavorando in effetti con professionisti. Errori.
3) Alle tue spalle ora come ora hai una trilogia di mixtape: “Tristemente noto”. Ti stai concentrando su un possibile quarto episodio o pensi a qualcosa di più serio come un album ufficiale. Oppure stai pensando ad un mixtape totalmente nuovo?
Volevo prendermi una pausa per viaggiare un po, ma ho appena affittato una villa al mare in una località segreta della Sicilia, dove mi rinchiuderò con st. Luca Spenish per fare un disco scritto, prodotto e registrato in 25 giorni. Abbiamo delle proposte interessanti, poi vedremo. Appena torno dalla Sicilia però voglio mettere l’oceano tra me e l’ Italia. E’ un periodo di cambiamento, voglio prendere le distanze da tutto e anche dalla mia crew Adriacosta. E’ il momento di voltare un po di pagine.
Ho in programma un EP con un produttore di Treviso bello crudo, ci prenderemo del tempo per chiuderci in studio quando sarà il momento.
4) Parliamo di ciò che ti circonda: come valuti la scena rap italiana al giorno d’oggi? Sei più affezionato alla scena nostrana o a quella USA, e di quest’ultima cosa ne pensi attualmente? Aggiungiamo una curiosità: cosa ne pensi di Kendrick Lamar che ormai ha conquistato il panorama rap mondiale?
La scena italiana è piccola e non si può parlare male di nessuno, altrimenti poi magari ti ritrovi nello stesso piccolo backstage e poi devi stare li a guardarti male invece che a fare festa.
Dico però che gente come Max Pezzali non c’entra nulla con il rap e che Moreno è un tumore, anche se non sono certamente cose che mi tolgono il sonno, anzi.. sticazzi!
In USA esce la musica migliore del mondo, compreso Kendrick Lamar, ma lo spirito dell’ Hip Hop è morto, vive solo in situazioni underground.
In generale non capisco perché gente con attitudini e suoni che non c’entrano nulla con l’Hip Hop usi questo brand, cioè… si fa confusione cazzo!
Se alle masse l’ Hip Hop non piace si sarebbe potuto trovare un’altro nome per la roba mainstream.. vabbè, cazzate.
5) Ci parli meglio della tua separazione con la Unlimited struggle? E’ stata una decisione sofferta? Siete stati di comune accordo o ci sono state divergenze? Escludi una possibile collaborazione in futuro?
La rottura con Unlimited è stata una vera liberazione. Loro mi hanno voluto, ho rinunciato ad altre proposte perché in quel periodo stavo per aprire uno studio con Shocca e quindi è andata così. Non voglio perdere tempo in risentimenti, il passato è passato e di cazzate ne ho fatte anche di più grosse.
6) Cosa ne pensi della sortita americana di Emis Killa? Pensi che forse qualcun altro avrebbe meritato il suo posto? Lo trovi qualcosa di stupido o pensi possa darci un po’ di fama all’estero per stimolare qualche progetto?
Non capisco cosa possa interessare agli americani del rap in italiano, quelli sono strapieni di rapper e non gliene frega un cazzo di conoscere altre lingue. Emis Killa poteva sicuramente fare un’ altra strofa, ma non credo assolutamente che sarebbe cambiato qualcosa. Invece ho visto tanto odio motivato in maniera ridicola.
Ed Lover è sempre stato un pagliaccio, e i suoi amici peggio di lui, deve sciacquarsi la bocca prima di dire Pasta o Lasagne perché le uniche volte che avrà mangiato italiano sarà stato in qualche fast food lurido.
7) Nella tua carriera hai collaborato con molti artisti, come nascono le tue collaborazioni? In particolare quelle con Ensi, Guè Pequeno ed E-Green in che modo hanno avuto origine?
Quelli che hai citato sono fanatici del rap, ed io ho sempre cercato di fare rap che alzasse il livello. Comunque ho fatto più collaborazioni di chiunque in questa cazzo di penisola, come dimostra Italy Most Wanted Mixtape ! Ora però collaboro solamente stando dentro lo stesso studio con le persone.
8) Grazie per l’intervista, saluta i supporters e la pagina a modo tuo!
Ricordate che le cose vere hanno più valore di quelle finte. Magari ci vuole un po per capirlo, ma a distanza di tempo l’oro resiste, la bigiotteria si butta. YE!
Contatti:
– Facebook: https://www.facebook.com/pages/NEX-CASSEL/114815111883166?fref=ts