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Nex Cassel – Come Dio Comanda (Recensione)

Nex Cassel, rapper veneto, dopo aver debuttato col suo gruppo Micromala, dopo essersi fatto conoscere in tutta la scena rap italiana grazie a varie collaborazioni con artisti importanti tra cui Noyz Narcos e Guè Pequeno, ed infine, dopo aver intrapreso la via solista con la sua serie di mixtape “Tristemente Noto” (giunta ora al terzo capitolo), finalmente esordisce quest’anno col suo primo album ufficiale dal titolo “Come Dio Comanda” che esce sotto l’etichetta Unlimited Struggle.

Chi segue Nex dagli inizi conosce il suo stile e la sua attitudine che spesso dividono gli ascoltatori: chi lo considera il classico rapper montato che si limita a dire quanto spacca nei pezzi e chi invece lo considera un rapper vero, con un ottimo flow e tecnica, capace di spaziare tra diversi argomenti che vanno dalla pura e semplice autocelebrazione fino ad arrivare a testi che descrivono la realtà che vede ogni giorno: la sua realtà, dove forse non tutti si rispecchiano.
Io personalmente mi schiero coi secondi, tuttavia cerco di valutare questo nuovo prodotto il più oggettivamente possibile.

Innanzitutto specifichiamo che con questo disco Nex vuole solo dare conferma di tutto quello che ha costruito fino adesso col suo rap, quindi tutta l’attitudine e il carattere ampiamente dimostrati nei suoi mixtape li ritroviamo anche in questo disco; ma visto che, come avranno notato i suoi ascoltatori, i suoi precedenti mixtape erano molto simili a dischi (essendo composti esclusivamente da beats inediti), in cosa si differenzia questo “Come Dio Comanda”?
Per due cose in particolare: la prima è una (sensibile) riduzione delle tracce a sfondo autocelebrativo in favore di una maggiore varietà tematica, la seconda è una maggiore cura per quanto riguarda le sonorità e i beats scelti.

Possiamo notare ciò, in particolare, in pezzi tipo “Come Cera”, su una produzione minimale di Tony Madonia e dall’atmosfera molto rilassata; “Fumi Piano” che vede la partecipazione di Louis Dee e l’ottimo contributo di Gionni Gioielli al beat, che ci regala uno dei tappeti sonori migliori del disco a mio avviso; “Assassino per caso” è un crudo storytelling su dei giovani che per una serie di eventi si ritrovano ad aver ucciso ed essere etichettati col marchio di assassini/mostri.

Altre tracce meritevoli sono “Se Voli Via”, secondo singolo estratto coi featuring di Er Costa e Johnny Marsiglia su strumentale di Big Joe; “Come se non ci fosse un domani”, pezzo “tamarro” con beat di St. Luca Spenish che ricorda molto certe strumentali USA su cui rappano big del calibro di Rick Ross; “Finestrino Basso” impreziosito dalla base del sempre ottimo Big Joe; “Stessi Bootz” vede la partecipazione di Dj Shocca al beat e agli scratch e già questo è sinonimo di garanzia; conclude il disco “Il Bacio di Giuda”, classico pezzo potente su un’ altrettanto potente produzione di Kennedy.

Ci sono solo un paio di pecche su questo disco, ad esempio le tracce “Dalle spiaggie alle strade” e “Diffamati” che risultano un po’ sottotono nel complesso, ma si tratta di sottigliezze.

Per fare il punto della situazione ci si trova di fronte a un disco compatto, solido e ben fatto che sicuramente gli amanti del buon rap apprezzeranno: chi segue Nex dal giorno uno non potrà non amare questo disco, ma anche i suoi detrattori forse riusciranno a digerirlo meglio e trovare spunti positivi. In sostanza è proprio il caso dirlo: un disco fatto Come Dio Comanda.

VOTO: 8/10

Francesco “Gobba” Gobbato




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