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Regional Focus #2 Calabria – Zema e Maso

Benvenuti su “Regional Focus”, la nuova rubrica di HipHop mn.
Con essa, cercheremo di dare uno spazio meritatissimo a chi di spazio ne sta avendo molto meno di quello che gli sarebbe dovuto. Procederemo per regioni, dal sud verso il nord ed ogni puntata sarà incentrata su un rapper diverso ogni volta.
Cercheremo, per altro, di far conoscere tutti gli aspetti dell’artista a cui ci stiamo avvicinando, componendo un intervista che abbia anche il valore di biografia, per chiunque si volesse approcciare al rapper in questione.

Dopo la scorsa puntata in cui abbiamo fatto due chiacchiere con Noema, oggi arriviamo in Calabria, dove conosceremo meglio due ragazzi che l’anno scorso hanno partecipato insieme a kento al progetto “Distretto 12”: Sed Zema e Maso Step.

01) Allora ragazzi, benvenuti su HipHopmn.
La prima domanda è la classica biografia … diteci un po’chi siete e come avete approcciato l’Hip Hop.

Maso: Ciao ragazzi,innanzitutto per me è un piacere poter rispondere alle vostre domande, anzi grazie per l’interessamento e di conseguenza per lo spazio dedicatoci..
Io sono Giovanni,in arte MASO e sono, come il mio socio Simone (Sed Zema), anche io di Reggio Calabria, classe ’92, 24 anni.
Diciamo che l’approccio con l’Hip Hop è avvenuto in maniera graduale e inizialmente anche inconsapevole, infatti prima di approdare al microfono e alle produzioni sono stato anche un writer: era il 2006 circa quando per la prima volta cercai di trovare un buon lettering per la mia Tag, che ai tempi non era ancora Maso.
Dopo una “lunga” pausa di 2 anni dall’ultima volta che presi in mano una Clash (chi se le ricorda?!) mi avvicinai al Rap: raggruppai altri due amici e, proposta l’idea, iniziammo quasi da subito a buttare giù qualche testo-vi lascio immaginare l’immaturità e la stupidaggine presenti in quelle pagine.
Da allora, sempre in maniera graduale, arrivarono le jam, gli open mic, i palchi, i contest di freestyle, lo studio, nuove amicizie e tutto ciò che comunque è solito aspettarsi da un B-Boy che si rispetti..
Quindi, per farla breve, è stato proprio l’hip hop a bussarmi alla porta di casa, dando una sana e giusta alternativa alla routine della mia vita fatta di studio e brutti voti: un’amore a prima vista che da allora (2012) non mollai per nessun motivo al mondo.

Zema: Ciao ragazzi io sono Simone, in arte Sed Zema. Sono di Reggio Calabria e ho 24 anni.
L’ho scoperto grazie a mio cugino molto piccolo, ho iniziato a scrivere idee a 15 anni, ma mi arresi subito, non mi sono mai esposto e non feci nulla fino ai 19, quando i miei amici mi spinsero a registrare qualche strofa. Ho trovato il coraggio di farle ascoltare a chi faceva rap nella mia città per capire se valeva la pena espormi, da lì iniziai a girare la Calabria nelle jam ed eventi, in quel momento posso dire di aver avuto il primo vero approccio con questa cultura, e fino ad oggi mai scelta fu più giusta, perché le scena calabra mi ha fatto maturare e lo fa ancora anche quando mi faccio 300 km solo per gustarmi un cypha, una birra e la compagnia di tanti bravi mcs.

02) Vi siete fatti conoscere a livello nazionale (logicamente parlando sempre di rap underground Italiano), grazie ad un ep che avete composto con uno dei king del rap della vostra regione. Mi è sembrato che il disco abbia avuto un buon riscontro, ne hanno parlato in molti, voi vi aspettavate qualcosa in più o in meno ?

Maso: L’ep è stato apprezzato dalle persone “giuste”, e questo è comunque per me non una conquista ma un buon punto di partenza; Premesso che bisogna sempre evolversi e fare meglio ogni cosa direi che in tutto e per tutto sono rimasto soddisfatto per come il progetto sia arrivato alla gente!
Riscontri positivi e rispettabilissimi li abbiamo riscontrati anche ai live, dal pubblico e da vari Mcs, calabresi e non. Quindi, ti ripeto, è stato tutto tanto soddisfacente quanto inaspettato, anche se questo lo era già dai tempi in cui Kento ci ha dato la sua fiducia!

Zema: Personalmente mi aspettavo molto di meno, non credevo girasse così tanto a livello nazionale, non per sottovalutarci, ma semplicemente perché sia Io che Maso non veniamo da una gavetta lunga, non abbiamo un background che parla per noi, perciò era difficile aspettarsi una risposta del genere da parte delle persone.

03) Parlando sempre di “Distretto 12”, che effetto vi ha fatto progettare un ep assieme a kento e logicamente stare sulla stessa traccia di un rapper come Lucci e su un beat di Ice One?

Maso: Kento, oltre ad essere un’artista e una persona da noi molto stimata, è anche un nostro compaesano. L’idea di creare una crew e realizzare un progetto assieme è nata col tempo, grazie al continuo confronto e scambio di idee avvenuto sopratutto di persona.. Grazie anche a queste situazioni positive abbiamo avuto modo di guadagnarci un’ottima dose di fiducia da parte sua e sapere, quindi, che un’artista come lui che con la sua arte ha supportato l’intero progetto “DiStretto12” è stato per noi un grande incoraggiamento, oltre che allo tempo stesso un’immensa soddisfazione, da ogni punto di vista!

Zema: Ancora ho in mente la faccia di Maso quando ascoltammo in anteprima la strofa di Lucci, credimi è indescrivibile hahaha. Comunque è stato veramente bello, anche perché abbiamo imparato moltissimo, eravamo anche molto preoccupati di dover scrivere su una produzione di IceOne, perché non credo ti capiti tutti i giorni di poterlo fare, specialmente se sei un emergente come noi, quindi sapevamo benissimo che non potevamo sbagliare una virgola e vale lo stesso riguardo il pezzo con Lucci, a quel punto sai che devi maturare e superare quelli che attualmente sono i tuoi limiti per rendere al meglio. Nel complesso sono state emozioni fortissime.

4) Kento è sempre stato un rapper molto attento al lato politico-sociale della nostra nazione, voi due cosa ne pensate del rap politico?
E secondo voi un rapper politico cosa deve fare o cosa non deve fare per non diventare un rapper politicante?

Maso: A me,per esempio, piace parecchio il rap di Kento e, in generale, sono ben predisposto ad ascoltare testi che comunque prendono una certa posizione dal punto di vista ideologico e sociale.. A priori c’è da dire che considero la musica e tutta l’arte in generale una buona scusa per far “rivoluzione” e “indirizzare” le persone verso una sana presa di coscienza, in questo caso, relativa a fatti e situazioni di tutti i giorni..
“Se l’Hip Hop è un fenomeno globale allora coi tuoi testi puoi far male al capitale”.[…]
Cito una frase dello stesso Kento perchè riassume in qualche maniera il mio punto di vista riguardo la domanda: Credo che la parola “politica” sia stata quasi sempre vista dalla massa come una brutta cosa, quasi una minaccia-alcuni fatti ne sono anche testimoni se vogliamo-. Quindi usare la propria arte per uno scopo ben preciso, sano e costruttivo secondo me è un modo per “scendere in piazza” senza dover fare le scale di casa..

Zema: Non si può negare che il rap politico abbia segnato una parte fondamentale nella storia dell’hip hop, negli Stati Uniti così come in Italia soprattutto nei primi anni ’90. Penso che farlo oggi sia molto più difficile, si cade spesso nel banale e nello scontato, se devi fare rap politico, devi soprattutto riuscire a smuovere le coscienze e non puoi farlo se in primis tu stesso non sei stabile con le tue idee.

05) Venite entrambi da Reggio Calabria, il degrado strutturale e sociale che incombe sul sud Italia, a me che sono Napoletano, mi ha spesso dato l’impressione di essere paradossale per quanto riguarda il rap. Tutti hanno storie da raccontare, tutti vogliono sentire i propri artisti preferiti live ma ci sono molti problemi nell’organizzare e svolgere i concerti (Strumentazione ed impianto quasi inesistenti il più delle volte, bassa superficie di pubblico a cui far ascoltare un certo tipo di rap underground …).
Anche voi avete avuto esperienze di questo genere?
Se volete potete anche raccontarci qualche brutta o ( anche meglio ) bella esperienza di qualche concerto svolto nel sud Italia.

Maso: Per via dello studio vivo a Roma da non moltissimo tempo ma amo la mia città, la mia regione e il sud in generale, sopratutto, ma non solo, per molte persone che ormai fanno parte della mia vita artistica e non.
Problemi o no, credo che un pò tutto il mondo sia paese e potrei benissimo testimoniare che dal punto di vista culturale la mia regione non è “morta” per come magari può sembrare agli occhi di un forestiero.
Direi che sia città che provincia rispondono discretamente alle jam e agli eventi underground: a casa mia ci sono persone che si sbattono da 20 anni per portare l’hip hop ovunque e ne vado perciò fiero di avere la loro amicizia!

Zema: Esperienze non brutte ma particolarmente difficoltose per chi sta sul palco ce ne sono state, non moltissime, ma qualcuna si. Ma preferisco ricordarmi le cose belle, come il live di Hyst quest’estate, dove a fine concerto ha preso la chitarra e ci ha anticipato così qualche pezzo del nuovo album e anche dell’evento che abbiamo organizzato con Maso lo scorso 23 Agosto al Csoa Cartella, chiamando dei ragazzi da tutta la Calabria a suonare più Kento come ospite, i writers che hanno lasciato dei graffiti spettacolari, diciamo che è uscita veramente una mega jam e ringraziamo ancora tutti quelli che son venuti a divertirsi.

06) Quali sono i vostri progetti futuri?
Pensate che vi rivedremo insieme su un altro disco a voi due ?

Maso: Sicuramente. Per adesso stiamo lavorando a progetti solisti ma da qualche mese a questa parte stiamo anche ragionando ad un secondo lavoro “DiStretto12”.

Zema: Attualmente ho finito di registrare i brani di una raccolta pezzi, intitolata Mi Scuso, presso il GrandMaster Studio Project di Peppe Cirino, col quale ci stiamo divertendo moltissimo e inizierò anche a lavorare a qualcosa di ufficiale. Con Maso è capace che per mesi non facciamo nulla come è capace che da un giorno all’altro ci vediamo e inventiamo qualcosa, la mettiamo sul tavolo ed in qualche giorno siamo fuori, abbiamo sempre avuto una sintonia pazzesca, quindi sicuramente in futuro qualcosa ci sarà.

07) Un altra domandona di rito.
La nostra è una rubrica che cerca di premiare quegli artisti che secondo noi sono sottovalutati o semplicemente troppo poco conosciuti. Prendendo in considerazione questo, ci volete consigliare qualche rapper che secondo voi ha queste credenziali ?
Un salutone da tutto lo staff di HipHopmn e buon lavoro.

Maso: Suggerisco qualche nome di chi,secondo me,di questi tempi, vale la pena ascoltare.
Chiedo scusa in anticipo se mi sfugge qualcuno!
Ritmo,Nano,Fallen,Cikorita,Nox,Omarito,Logos&Lorenzino,Sjay,WitheBoy..

Zema: Qui sarò sicuramente di parte, ma non m’importa perché faccio due nomi di due mcs fortissimi stanno in crew con me e Maso: Ritmo e Nano. Il secondo soprattutto con la maturità giusta potrà fare tante belle cose.

Davide Frascogna




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